Mi baci con i baci della sua bocca!
Mi baci con i baci della tua bocca,
mi riempi la bocca di baci
e mai mi sazierò di baciarti.
Tu mia Rosa del Saron
ed io giglio della valle di Engadi
saliamo nel monte degli Aromi
dove il profumo del tuo nome si fonde
con i profumi e l’echo del monte
e si distingue perché raro e prezioso
perché unico e fatto per me:
Io sono l’eco di te e tu di me.
Distogli lo sguardo da me
o Sulamita
distogli lo sguardo da me
perché il tuo sguardo mi trafigge l’anima
e frantuma il mio cuore in pezzetti piccoli.
Mi baci con i baci della sua bocca!
Mi baci con i baci della tua bocca,
mi riempi la bocca di baci
e mai mi sazierò di baciarti.
Eccomi busso alla tua porta,
aprimi o Sulamita
ecco giro la maniglia della porta
aprimi o Sulamita.
Non temere i mormorii della gente
non temere il mormorare delle persone
anche se il loro rumore è più forte del fragore delle acque
delle acque delle cascate delle Marmore.
Alazati o Sulamita
anche se i tuoi piedi sono lavati, sporcali di nuovo te li laverò io teneramente
anche se ti sei spogliata e hai bisogno di tempo per vestirti io ti aspetterò pazientemente.
Aprimi o Sulamita,
voglio inebriarmi del tuo nome, delle tue tenerezze, delle tue carezze, del tuo sorriso, del tuo volto malinconico, del tuo volto stanco, del tuo volto allegro, del tuo parlarmi, del tuo non parlarmi, del tuo girarmi, del tuo danzare, del tuo osannare, del tuo dolore, del tuo amore, del tuo rigore, del tuo lamento, del tuo tormento, del tuo giubilo.
Aprimi o Sulamita
ora sono io che devo andare, fuggire come un cervo tra i monti,
per te sarà difficile ritrovarmi,
per me invece sarà facile dimenticare
il tuo apparente no.
Terni 11 Febbraio © laudio Pace Blogger su baciamarmore
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