La settima stanza del castello interiore
dopo un lungo cammino
in un luogo incantato
abitato da creature incantevoli,
e incantanti.
Non so dove sono, se è un sogno o
realtà, se vita o morte, …
Se è infinito o se è solo sospensione,
un eterno limbo che sembra non finire mai.
Mi sento come nel grembo di mia madre,
ho ascoltato i suoi battiti,
ho sentito la sua voce e altre voci,
suoni e armonie ma non ho ancora visto il suo volto.
So che mi ama ma non so com’è.
Ora tutto mi si svela ma è ancora misterioso
tutto si compone ma è ancora senza armonia.
Ora il suono flebile dell’acqua si trasforma
in un rumore che cresce e diventa: fragore!
I miei perché risuonano lentamente, nella mia
mente e rimbalzano dolcemente nel mio cuore.
Inghiotto le parole del Libro ma le digerisco male,
fiumi di inchiostro e di caratteri si affollano
senza un senso.
Una nota stonata rovina il concento.
Ora è il momento di tacere, chiudere gli occhi e
sognare: un universo di gioia nasce ora,
aprendo le porte della settima stanza
del castello interiore.
Claudio Pace Blogger Terni 6 Nov. 2014 reloaded 9 ottobre 2011 alle ore 22.17
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