FELICE SANTO NATALE DI PACE NELL’ANNO GIUBILARE
FELICE SANTO NATALE
Il Natale viene anche quest’anno,
e ci viene voglia di fermare,
di fermare il mondo di fuori,
di fermare il mondo che è dentro di noi.
I nostri pensieri, i nostri progetti, i nostri desideri più profondi,
le nostre ambizioni, le nostre aspettative,
le nostre delusioni, le nostre azioni sbagliate,
le nostre colpevoli omissioni.
Ci sentiamo come la sposa che si vede ogni tanto nei film,
che non vuole dire il suo sì all’altare all’uomo che non ama
ed aspetta che qualcosa succeda
che avvenga un frastuono
che qualcuno cambi all’improvviso il corso delle cose.
Come vorrei che fossi qui,
a sconvolgere i disegni che altri hanno fatto su di me,
che io stesso ho fatto su di me,
sbagliando, colpevolmente sbagliando,
guardando in avanti senza fermarmi,
testardo, orgoglioso, testardo, pauroso.
La notte ormai è calata, e il sonno è davvero profondo,
e vorrei vivere un sogno …
Vorrei svegliarmi ed essere uno di quei pastori betlemiti
abituati alla vita dura, a dormire sotto le stelle,
al freddo e al gelo vicino al gregge da custodire,
dai lupi famelici e dai ladri potenziali,
e vedere nel cielo uno spettacolo che nessuno ha mai visto
e nessuno mai vedrà:
Un Angelo, la Gloria di Adonai che ci adombra.
E nel silenzio, nel nostro oscuro timore,
l’annuncio, il segno,
un bambino deposto in una mangiatoia
e che dagli uomini e non dalle bestie si farà mangiare
tanta è la forza dell’amore e della sua misericordia.
Ed è festa e il cielo si riempe di Angeli,
angeli che cantano, angeli che volano, angeli che danzano,
che traboccano di gioia e che sono luci e luce fanno
e inondano armonie che ti fanno sentire stracolmo di felicità:
“Gloria nell’Alto dei Cieli, e Pace in terra agli uomini che Egli Ama”.
Pare che da quando sono stati creati non aspettavano altro
che vivere questo intenso momento di gioia e di gloria,
di felice santo natale dell’atteso nella storia
e che sono felici di condividerlo con noi,
di togliere la barriera tra celeste e umano,
tra cielo e terra,
tra speranza e disperazione.
E noi giù di corsa, seguendo gli angeli festosi,
tutti insieme, giovani e meno giovani,
senza chiederci se fosse stato un sogno o un’allucinazione,
solo desiderosi di vedere quel bambino,
quel segno misterioso, che trovato, siamo sicuri
non ci deluderà.
Poi finalmente, il bimbo e la madre,
che gioia, che confusione, che maestà e dignità
pur nella loro totale povertà:
più poveri di noi!
Si sente solo la voglia di prostrarsi e di adorare
la Misericordia di Dio che ci è davanti
e che ci da un senso di pace superiore
a quella già provata mentre cantavano gli angeli
che adesso non si vedono più,
forse sono giù anche loro ad adorare …
Ci stacca da terra e ci fa alzare
solo il pensiero di tornare indietro nei nostri giacigli
per portare un po’ di latte fresco, qualcosa per il loro mangiare
e per ciò di cui possano avere bisogno
e sentirsi felici di sapere
che un Dio chiede a noi e non al potente Erode
o altri potenti ciò di cui vuole avere bisogno.
Claudio Pace Terni 14 12 2015 Felice Santo Natale di Pace 2015
Felice Santo Natale di Pace – Forgia 754