Genealogia Femminile di Gesù Il Cristo figlio di Davide
Genealogia Femminile
Se c’è un passo del Vangelo difficile da leggere, che talvolta si legge malvolentieri nella liturgia della Parola
e si omette se è possibile leggere la forma breve della lettura del Vangelo che propone la liturgia domenicale,
questo è proprio il racconto della Genealogia di Gesù, dell’elenco cioè di tutti gli antenati di Gesù,
a partire da Abramo nella versione che ci è giunta attraverso Matteo, a finire con Adamo, nella versione lucana.
Genealogia maschile di Gesù
Parlando della prima in una mia precedente pagina, che mi è stata riportata anche nel portale di Don Alberione,
ho scritto erroneamente: “La geneaologia per esempio, che è il certificato di cittadinanza di ogni ebreo, è tutta al maschile, è quella di Giuseppe“.
È vero che la genealogia era una sorta di certificato per la popolazione ebraica del tempo,
alcuni sacerdoti al ritorno dell’esilio babilonese furono esclusi dall’esercizio del culto sacerdotale perché privi del registro genealogico,
ma non è vero che la genealogia di Gesù era ‘tutta al maschile’, era ‘quasi tutta al maschile’, e non è un dettaglio da poco, in quanto, come
ha osservato in un commento alla pagina Elena Bosetti:
La genealogia di Gesù nel vangelo di Matteo non è “tutta al maschile”, come tu scrivi. Anzi, riserva delle interessanti sorprese: menziona 4 donne (Tamar, Rahab, Rut e la moglie di Uria l’Ittita, cioè Betsabea, la madre di Salomone) … tutte e 4 straniere!!
Le donne della genealogia femminile
Tamar, Rut e Betsabea tre donne ‘forti’ come le tante donne forti che compaiono nella storia di Israele,
che sfidano l’ostilità di non appartenere al popolo ebraico e pur non essendo ‘uomini’ fanno valere i loro diritti
mettendosi in gioco, rischiando di fare una brutta fine, ottenendo alla fine anche l’onore di essere annoverati nella lista di coloro
che hanno dato il ‘lignaggio’ a Gesù, figlio come si credeva di Giuseppe sposo di Maria.
Maria, la piena di Grazia, che seguendo la tradizione femminile delle donne della Bibbia mise in gioco la sua vita,
la sua reputazione morale, accettando di concepire di Spirito Santo senza conoscere uomo.
E senza spiegare nulla al suo sposo Giuseppe,
il quale ebbe in sogno da un angelo e non da Maria la spiegazione di quella impossibile gravidanza.
Non oso pensare a quanto abbia sofferto Giuseppe nel vedere Maria incinta prima
e di aver dubitato del comportamento di Maria dopo aver saputo la verità delle cose!
I nobili migranti
Già Giuseppe e Maria, erano della reale famiglia di Davide,
loro che nella drammatica attualità dell’enorme problema della migrazione,
vengono giustamente indicati come una coppia di migranti.
Già in Betlemme lo erano, avendo scelto di rimanere lì dopo la nascita di Gesù,
forse pensando al miglior bene possibile per il loro figlio,
che essendo Messia sarebbe stato più facilmente accettato se da tutti conosciuto come Betlemita,
Gesù di Betlemme piuttosto che Gesù di Nazaret, giudeo piuttosto che galileo…
E addirittura Gesù, Giuseppe e Maria, diventano ‘rifugiati politici’ in Egitto,
vista la violenta persecuzione scatenatagli contro da Erode
timoroso di perdere un regno che Gesù non era venuto a togliergli
anzi sarebbe venuto a portargli, a donargli senza affatto togliergli il suo
se solo Erode e la sua corte lo avessero accolto invece di cercare sempre di ucciderlo.
La donna dopo l’annuncio della Buona Novella
Leggiamola dunque questa ‘genealogia femminile’ di Gesù o meglio questa genealogia con un deciso tocco di femminilità
visto che comunque la genealogia riporta come canonicamente doveva fare tutti i capofamiglia uomini
di tutte le generazioni fino ad Abramo o ad Adamo.
Leggiamola senza dimenticare il modo rivoluzionario con cui la Buona Novella di Gesù cambia il ruolo della donna.
Gesù è il primo, forse l’unico Rabbì del suo tempo che ammette un seguito femminile,
menzionato dal vangelo di Luca con tanto di nomi di donne, e che alle donne viene affidato il compito di annunciare la Sua Resurrezione.
Lo Spirito Santo poi, al compimento del giorno di Pentecoste, scende copioso, o come sarebbe meglio dire si siede,
non solo sugli uomini, ma su Maria e sulle donne che si riunivano insieme a pregare nello stesso luogo.
Alcune iconi di Pentecoste, per fortuna poche, omettono Maria, facendo vedere solo gli apostoli,
facendo torto alla pericope di Atti.
Pochissime immagini, per lo più moderne, hanno il coraggio di fare vedere che Maria non era l’unica donna
del cenacolo pentecostale, come attesta Atti ( At 1,14) prima di raccontare la discesa del fuoco e dell’aura violenta dello Spirito Santo:
Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui.
Non ci sono ragioni plausibili per pensare che proprio il giorno del compimento delle feste, quello della Pentecoste,
le donne salvo Maria vengano escluse dalla preghiera comune e quindi dall’Effusione su di loro dello Spirito Santo.
Galati
Con la fede in Gesù, accade l’imponderabile, cadono definitivamente le barriere, i pregiudizi,
la contrapposizione uomo-donna, giudeo-greco, schiavo-libero.
La Genealogia di Gesù figlio di David, di Abramo, di David, di Dio diventa la genealogia di ogni credente
che diventa ‘figlio di Dio’ e per questo che Paolo, grida quasi, con orgoglio che:
Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù,
poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.
Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.
E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa. (Gal 3,26-29)
Eguaglianza ovviamente non appiattimento, uomo e donna, sono uguali in quanto ricevono la medesima adozione a figli di Dio,
senza affatto perdere le loro peculiarità, i loro carismi specifici e complementari
Dio infatti creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
Claudio Pace Terni 9 Gennaio 2019 sulla Genealogia femminile di Gesù