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Gioia dono e virtù da vivere nel giubileo della Misericordia

Gioia dono e virtù da vivere nel giubileo della Misericordia

Gioia

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Ormai è un classico della musica del Gen Verde, è un piccolo ma significativo inno alla gioia.

Le parole sono brevi e semplici e sono un ‘ottima sintesi della Spiritualità di Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei focolari, per la quale la gioia non è un’utopia …

 

Veniamo da Te, Signore

con il cuore pieno di gioia

ed insieme vogliamo

ringraziarti.

 

Per i giorni che ci doni

Ti ringraziamo;

per i frutti della terra

Ti ringraziamo;

per il lavoro, le gioie della vita

Ti ringraziamo.

Per le Tue parole

Ti ringraziamo;

Perché ha dato la tua Vita

Ti ringraziamo;

e per la chiesa che tutti ci unisce

Ti ringraziamo.

A me è capitato di ascoltarlo qualche giorno fa, lo cantava una bambina, mentre la sua Mamma ed io ed altre persone aspettavamo in coda di essere serviti dentro un panificio di Terni dove si fa un pane davvero speciale tra i più buoni che si fanno a Terni, città nota per la bontà del suo pane sciapo.

Una bambina timida da una parte, ma molto chiacchierona, che si è presentata dicendo il suo nome, Cristina, e iniziando a cantare proprio la canzone del Gen verde (forse imparata al catechismo chissà?) canzone che conosco bene perché durante la mia adolescenza era un successo tra noi ragazzi dell’oratorio che amavamo cantarla spesso.

I bambini talvolta sono la voce dello Spirito, lo insegna Sant’Agostino, con il suo tolle e lege  ma prima ancora il salmo 8 che recita testualmente: Dalla bocca dei bimbi e dei lattanti ti procuri una lode per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Nel caso in questione il nemico e ribelle ero io, quando trascinato da una lettura priva di fede dei fatti quotidiani, ho perso la gioia, la virtù biblica  della gioia, che è un dono dello Spirito Santo ma che diventa una virtù nel momento stesso in cui l’accettiamo e cominciamo a vivere quella dimensione di ‘Venire a lui’ e di ‘ringraziamento’ cominciando, come suggerisce la canzone, dal tempo della vita per proseguire con i frutti della terra, il lavoro, le gioie della vita ( e anche i dispiaceri che in valore assoluto sono gioie) per salire sul piano soprannaturale, le Parole di Dio, la Vita di Gesù offerta per noi ( che sottointende anche l’Eucarestia) e infine la Chiesa come luogo dove vivere l’unità, la gioia di essere uniti.

Ma la gioia, mi spiegava un mio amico, una persona di fede, gran lavoratore adesso in pensione, è una virtù viverla significa vivere una delle opere  di misericordia corporale che Papa Francesco ha aggiunto come necessarie per ottenere l’indulgenza plenaria nel Giubileo della Misericordia insieme al Credo, il Pater, la preghiera per il papa e l’attraversamento della porta santa.

Il mio amico, chiacchierando, mi ha fatto degli esempi molto concreti, ne riporto alcuni sintetizzandoli:

  • Esserci quando serve al lavoro, in famiglia per la moglie e i figli;
  • Rallegrarsi per i successi altrui specie se sono persone che ci stanno antipatiche;
  • Telefonare e Scrivere agli amici (anche con i nuovi media ma in modo personalizzato);
  • Alleviare la solitudine degli anziani soli o dei poveri;
  • Prestare con gioia;
  • Sapere sorprendere positivamente il prossimo ( e il primo prossimo è il proprio coniuge);
  • Sorridere ( il muso lungo non è da cristiani);
  • Indovinare le necessità degli altri.

Mi raccontava che lui pensionato di tanto in tanto si faceva vivo con ex colleghi pensionati come lui, ascoltando tutte le lamentele dei loro acciacchi oppure parlando di Totti e di Spalletti, pur non essendo un tifoso. Il suo segreto è che la donazione verso gli altri è autentica e la gioia un abitudine, un vestito quasi che mette indosso e poi il tabernacolo, che non solo frequenta ma pensa ogni tanto nel luogo geografico dove questi è più vicino e nel tabernacolo c’è anche  un po’ di Maria visto che il corpo di Gesù ha lo stesso dna della Madre.

Riuscirò mai a imitarlo? A vivere la virtù della gioia nel giubileo della Misericordia e oltre  come fa questo mio amico?

GioiaClaudio Pace Terni 23 04 2016 sulla Gioia, sul carisma della Gioia

Alla pagina 2  due preghiere di Franca Cornado sulla Gioia

Nella foto il  teologo Don Bernardo Estrada ( autore del saggio “Lieti nella Speranza” la gioia nel nuovo testamento) mentre riesce a far ridere Papa Francesco con un battuta. Pare gli abbia detto di avere accettato il consiglio ricevuto la volta precedente dal papa stesso e di avere scritto molto meno eresie nel suo nuovo saggio teologico.

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