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Nominati circoscrizionali? No Grazie meglio le commissioni

Nominati circoscrizionali? No Grazie meglio le commissioni

Nominati circoscrizionaliNominati circoscrizionali

La proposta di nominare otto membri per otto consigli circoscrizionali, dei nominati circoscrizionali con potere consultivo, è sintomo del vuoto lasciato con il mancato rinnovo dei consigli di circoscrizione, che con tutti i difetti che si poteva loro imputare costituivano un punto di riferimento, un punto di contatto tra quartiere e palazzo, tra le esigenze della vita quotidiana e le lungaggini burocratiche della politica locale …

Bisogna chiarire subito che la scelta non è stata una scelta della politica locale, alle ultime elezioni comunali sono state applicate le recenti disposizioni di legge che hanno previsto   l’obbligo per i comuni con popolazione inferiore a 250.000 abitanti di sopprimere le circoscrizioni a decorrere dal 2011 (comma 186 punto (b) come modificato dal decreto legge 2/2010).

Istituire dei consigli circoscrizionale con dei nominati circoscrizionali, senza budget da gestire, con  solo  potere consultivo,  a mio modesto parere è proprio da bocciare tout court.

I nominati circoscrizionali servirebbero davvero a poco, si creerebbe al massimo un altro canale per altro ridondante rispetto allo sportello del cittadino (che potrebbe aprire i suoi sportelli anche nelle sedi delle circoscrizioni) e altri canali più moderni, come i social media e la gestione dei commenti e dei reclami nel sito ufficiale del comune che rimane assolutamente chiuso ad ogni forma di gestione interattiva del rapporto con la cittadinanza rimasto fermo a quando il mondo era 1.0, a oggi non c’è nemmeno la possibilità di fare un commento ai comunicati che vengono pubblicati sulla prima pagina del sito ufficiale del comune di Terni.

Una soluzione invece,  pratica ed efficace e alternativa ai nominati circoscrizionali, per colmare il vuoto dell’abrogazione dei consigli circoscrizionali, esiste, basterebbe solo modificare il regolamento comunale  per  allargare le competenze delle prime tre commissioni comunali. Si tratterebbe di decentrare le sedi dei loro incontri nelle vecchie sedi delle tre  precedenti circoscrizioni  e occuparsi ciascuna dei problemi di una precedente circoscrizione.

Le tre commissioni comunali aumenterebbero  in questo modo le loro competenze e le competenze di ogni presidente e vicepresidente di commissione che diventerebbero di fatto presidente e vicepresidente di circoscrizione, facendo un movimento politico dal centro verso le periferie alla maniera di Papa Francesco e delle sua dottrina delle periferie esistenziali.

Un decentramento che taglierebbe il divario tra palazzo e cittadini e snellirebbe anche il lavoro del consiglio comunale, che non avrebbe bisogno di ridiscutere determinate vicende che le commissioni potrebbero aver già discusso e in certi casi, d’accordo con la giunta stessa, potrebbero aver addirittura chiuso. E sarebbero tutti eletti a discutere e decidere, non nominati!

Claudio Pace Terni 9 Febbraio 2015 su Nominati Circoscrizionali


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