Presenze angeliche in Valnerina e soteriologia dell’uomo
Presenze angeliche
Chi dice Umbria, non dice solo Assisi e francescanesimo.
E se San Francesco, devoto di San Michele e degli angeli, è nato in Umbria non è un caso.
Il contatto che c’è ancora oggi, con la natura, quasi mai pianeggiate sempre varia e sorprendente, non la trovi forse in nessuna parte della intera penisola e la natura in quanto creato è il primo araldo dello Spirito di Dio e della realtà spirituali, gli angeli, che trascendono la natura in quanto privi di materia ma che come essa sono creato e per tanto vicini e presenti in essa.
In Umbria si è sviluppato nel corso dei secoli un movimento monastico, ancora vivo in posti come Sassovivo o Norcia, e di cui fortunatamente si conservano almeno le tracce monumentali in molte località come nella stupenda Abazia di San Felice e Mauro, nei pressi di Castel Felice, uno dei borghi della Valnerina che si trova sulla vecchia statale che da Terni porta a Visso, che molti conoscono perché la percorrono per visitare le cascate delle Marmore.
Un Abazia in cui si sente forte la presenza degli angeli fin dalla loro raffigurazione nella facciata, in cui è presente l’angelo buono alato, e l’angelo cattivo, nella figura di un drago alato con una lunga coda che si inerpica nella gambe di un santo immortalato nell’atto di colpirlo con un ascia.
Entrando dentro, e visitandola, si scorge all’interno sulla parete destra un’altra figura alata, un ex voto che due devoti o i loro discendenti prossimi hanno voluto raffigurare nella chies, nella speranza che lo stesso, San Michele (?), donasse la tanta sospirata salvezza alle loro anime, raffigurate come piccole, nude e a mani giunte, ..
Gli angeli li troviamo ancora all’interno dell’Abside, in quella che di tutte le figure presenti , era ed è la più importante e che raffigura un Cristo benedicente con degli angeli adoranti.
L’immagine non è chiarissima, sente tutto il peso degli anni, ma sembra richiamare un passo decisamente ‘soteriologico’, quello del capitolo venticinquesimo di Matteo (Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria …) dove Gesù stesso, parla del giudizio finale.
Un giudizio che farà in quanto figlio dell’uomo che si identificando storicamente con il più piccolo dei suoi fratelli uomini, che fosse o sarà affamato, nudo, malato, forestiero, carcerato … Il Giudizio avverrà sul piano di quello che ciascun uomo ha fatto di bene nei confronti degli altri uomini, non sulla base delle conoscenze teologiche, del credo professato o dei doni fatti alla stessa abazia o di qualsiasi altra cosa.
Un immagine che credo piacerebbe molto a Papa Francesco …
Claudio Pace Terni 6 Aprile 2015 Su Presenze Angeliche
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