Ritornare Bambini tra le campagne di Cerda
Ritornare Bambini
con il fiat millecento, attraverso strade tortuose
e polverose non sempre asfaltate,
ci muovevamo la domenica mattina
per svagarci un po’ fuori città.
E i prati erano li tutti per noi bambini,
per correre con le bracce alzate
senza mai fermarsi
se non quando il nonno chiamava
per offrire il pane condito con il burro e lo zucchero.
Il tempo tiranno cancella i ricordi
e confonde insieme le tante giornate
passate insieme, spensieratamente,
tra gli affetti del babbo scomparso
e della ormai tanto anziana mamma …
Il cuore li vorrebbe qui accanto con i loro volti maturi
ma non ancora segnati dal tempo,
e vorrebbe che si andasse al ristorante
Santa Lucia a Cefalù del signor Cesare,
a mangiare quella magnifica pasta al forno
che solo noi siciliani sappiamo fare cosi buona.
E la ferrovia che passa dietro
i tavoli all’aperto
e la spiaggia a strapiombo
e il mare, infinito fino al curvo orizzonte,
che nelle giornate più limpide faceva intravedere
delle misteriose isole.
Tiro fuori dal taschino
la mia inseparabile radiolina
e annuncio:
“Oggi c’è una partita importante dell’Italia,
da ascoltare per radio,
la sfida è contro il grande Portogallo di Eusebio“.
Claudio Pace Blogger Terni 27 Ottobre 2014 Ritornare Bambini
( reloaded nota fb del 4 settembre 2011 alle ore 23.51 )
Belle parole e bellissime foto! Che simpatico mio fratello…io il nome di Cerda non ricordo tanto pero’ Cefalu’ certo moltissimo e Piano Battaglia e pure gite a Monte Pellegrino…il caro nonno preparava grandi panini con fettazze di cotolette di vitello e panini con melanzane fritte e varie delicatezze..che ricordi meravigliosi peccato che eravamo troppo piccoli per comprendere le bellezze di quel paradiso. Speriamo un giorno di essere di nuovo tutti insieme nel vero paradiso eterno col caro Gesù!