Assessore Bucari siacoerente si dimetta …
Assessore Bucari siacoerente
Ho letto sulla stampa gli articoli sulla dichiarazione, a mio avviso ‘normale’, del soprintendente regionale Gizzi sulla Telfer e il sito di Papigno: “Si tratta di un sito di archeologia industriale di valore che, se rimesso a nuovo e restaurato, può rappresentare un polo di attrazione sul modello tedesco della Ruhr e islandese di Reykjavik, dove le ex industrie sono diventate un centro turistico, con strutture alberghiere e termali“.
Non è quello che diciamo da anni? Uso il plurale perché mi riferisco agli amici del Centro Studi Malfatti, il consigliere PD di Marmore Sandro Piccinini, a cui nell’atto di indirizzo Pro Telfer si sono uniti altri suoi colleghi di partito e il presidente del consiglio comunale Mascio, i consiglieri del M5s che hanno coinvolto i loro rappresentanti in parlamento che hanno fatto le loro interrogazioni, il Senatore Luciano Rossi che ha fatto una interrogazione parlamentare molto pertinente ed efficace, il candidato del Cdx alle prossime regionali Claudio Ricci che è venuto a Papigno a dire la sua ( speriamo facciano altrettanto Catiuscia Marini, Andrea Liberati ed eventuali altri candidati alla presidenza della regione Umbra), a tutti gli amici che hanno partecipato al flashmob per la Telfer e soprattutto agli abitanti della zona, alcuni testimoni che hanno lavorato personalmente, o i loro padri l’hanno fatto, sopra quella passerella, memoria storica del lavoro della Terni Operaia che nel corso degli anni non ha perso la sua cultura del lavoro e non vuole che si brucino le sue radici che sono le opere dell’Archeologia Industriale.
Se l’assessore Bucari non riesce a stare sereno ed essere lui, insieme alla giunta e il consiglio comunale, a darsi da fare per trovare disponibilità di fondi dalla regione, dal governo, dall’Europa per creare un polo di attrazione sul modello tedesco della Ruhr e islandese di Reykjavik, non resta che dirgli: ‘Assessore Bucari siacoerente si dimetta’.
Con quel siacoerente tutto attaccato secondo il moderno linguaggio degli #hashtag di Twitter …
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