Ugolino da Belluno arte francescana a Fiuggi come a Terni

Ugolino da Belluno

Come i miei amici virtuale e reali sanno, questi giorni mi trovo a Fiuggi per provare a vedere se le sue famose acque possono contribuire a risolvere il mio problema dei calcoli.

Fiuggi è la classica città termale, in quella parte del Lazio chiamata appunto Ciociaria, e che ha fatto dell’acqua che sgorga dalla sua terra e dell’ospitalità legata ad essa, la sua principale fonte di vita.

Nella città si respira, ma nemmeno tanto, il clima elettorale dovuto all’elezione del nuovo sindaco, mentre la gestione delle terme che ha vissuto un periodo un po’ travagliato si sta stabilizzando con un passaggio ad una gestione diretta del comune di Fiuggi.

Insomma la crisi non ha risparmiato nemmeno Fiuggi!

Ma alla crisi non ci si arrende a a Fiuggi non hanno intenzione di piangersi addosso, vogliono ripartire alla grande, anche in vista del prossimo Anno Santo che comincerà quest’anno.

Turista per obbligo e non per caso, l’obbligo di cura, sto scoprendo e assaporando il clima di Fiuggi, sto esplorando le terme, gli angoli di una città, che appare piuttosto moderna, e che mi ha riservato una piccola sorpresa.

Sono entrato infatti nella chiesa dedicata alla Regina della Pace, Regina Pacis, ed ho ritrovato la mano di un artista che a Terni conosciamo molto bene, fra Ugolino da Belluno, che ispirandosi al Cantico delle Creature ha decorato non solo l’Abside e l’Ingresso, come nella chiesa del Sacro Cuore di Terni, ma tutta la chiesa.

I mosaici realizzati sono molto originali ed espressivi ed esemplificano al massimo il messaggio di San Francesco di Assisi:

la bellezza del Creato annuncia le meraviglie dell’amore di Dio.

Un amore che non si è limitato a creare ma si è voluto incarnare in ciò che aveva creato e soffrire più del creato e di ogni creatura creata, fino a farsi cibo perché attraverso questo Cibo e la Parola, le creature create potessero trovare la strada del Pensiero di Dio.

I mosaici di Fra Ugolino da Belluno, possono piacere o non piacere, a me sinceramente piacciono, restano comunque una testimonianza di un periodo storico dell’arte, strettamente religiosa, che continua il suo cammino nei secoli, e che richiama i primissimi dipinti che si sono visti nella storia, quelli che facevano i nostri antenati nelle caverne, i quali dipingevano animali e scene di caccia.