TRamonti Ternani il saluto del sole alla passeggiata di Terni
TRamonti ternani
O disco solare vivente, quanto sei bello, grande, splendente … ed educato.
Si proprio tu ci hai salutato,
mentre lei ed io passeggiavamo nel giardino della città,
senza pensieri, discorrendo di cose di poca importanza,
camminando solo attenti al trenino che ha cambiato aspetto
e forse autista e che pare un po’ più spericolato.
Il suo lavoro è far divertire i bambini
a girare, nella piazza grande,
davanti alla chiesa del Carmine
e ad incunearsi tra i giardinetti dove i vecchi,
appena il tempo si fa un po’ bello,
trascorrono tra i mazzi di carte e all’aria pulita,
il tempo che è loro rimasto.
Una ragazza seduta da sola
è troppo occupata a guardare il suo iphone
per alzare gli occhi e vederti, o Sole,
e a pensare a Chi ogni giorno obbedisci,
alzandoti puntuale senza fare capricci per fornire all’uomo
e al creato tutto quel calore e la luce che gli serve per vivere …
I tuoi ultimi raggi del giorno colpiscono le vetusta mura dell’anfiteatro
che con le nuvole alte e lo svettante campanile
formano un quadro più bello dei tanti quadri belli
che i pittori di Terni sono soliti fare.
E tra essi Metelli che immagino dall’inferriata, guardi triste con me
la sua scuola, sotto i raggi della prima luna della sera, chiusa per l’ incuria degli uomini.
Dei bambini si divertono a tirare dei sassi
alle povere anatre ormai abituate a non avere più pace,
[youtube]http://youtu.be/SX7Xs03lOgM[/youtube]
e le ombre del tramonto formano strani disegni sull’acqua
della vasca più grande dei giardini, mentre tu sei sempre li in fondo,
a darci gli ultimi scampoli della tua luce naturale.
Gli ultimissimi tuoi raggi colpiscono un’ aliena travestita da ragazza,
seduta con il suo trasmettitore intergalattico sopra le scritte messe nel parco
per segnalare ai dischi volanti, il luogo dove atterrare senza essere troppo notati
pur nel cuore della città. 😉
Terni 1 Marzo 2015 Claudio Pace Blogger su TRamonti Ternani
Nella pagina seguente le foto della passeggiata di Terni a seguire la riflessioni in versione più poetica 😉
Mi hai fatto venire in mente questa poesia di Tagore:
Hai colorato
i miei pensieri
e i miei sogni,
con gli ultimi riflessi
della tua gloria,
Amore,
trasfigurando
la mia vita
per la prossima bellezza
della morte.
Come il sole,
al tramonto,
ci lascia intravedere
un angolo di cielo,
hai mutato il mio dolore
in gioia immensa.
Per incanto, Amore,
vita e morte
sono diventate
per me
la stessa grande
meraviglia.