Calcoli e pensieri in una giornata molto ordinaria
Calcoli
Buongiorno, stamattina come blogger non ho da scrivere cose molto eclatanti, come sanno i miei amici dai social media, mi trovo in ospedale per il solito problema dei calcoli renali, un contrappasso forse 🙂 dei miei studi di gioventù (matematica) dove facevo un altro tipo di calcoli.
Già la parola calcolo viene dal latino e significa pietruzza, quella che veniva usata per fare i calcoli matematici elementari, una delle operazioni tipicamente umane che adesso preferiamo far fare ai computer, perché ogni tanto si formi nei reni o in altri organi umani non é ancora così chiaro.
La vita in ospedale è molto diversa da quella di fuori, meno frenetica, più ‘comunitaria’ meno egocentrica.
Devi condividere gli spazi, i tempi … Il tempo della  visita dei medici, il tempo delle medicine e delle medicazioni, quello dei pasti e quello delle visite.
Si condivide tutto di tutti, quando qualche collega di reparto si presenta in ospedale non dice, faccio questo lavoro, vivo a … ma racconta la sua anamnesi e i calcoli … del tempo presunto di permanenza in questo luogo dove nessuno di noi vorrebbe stare ma che ringraziamo Dio di avere …
Raramente accade qualcosa di speciale, come nel caso dell`invasione Lapponica, generalmente tutto procede nell’ ordinarietá, anche essa un dono di Dio che non ha fatto calcoli con l`uomo ma gli ha donato tutto, perfino la responsabilità di gestire le risorse e l`ambiente per il presente e il futuro.
Il Santa Maria di Terni ha di bello di trovarsi in alto su un colle, dal nome poco augurale, colle Obito, ma che domina tutta la cittá di Terni regalando la vista di meravigliosi tramonti ternani specie dall`ultimo piano, quello dove sta cardiologia ma anche la cappella dove prestano il loro servizio di assistenza spirituale i cappuccini e le missionarie dell’Idente.
Diversi anni fa, diciamo pure prima del Concilio, la cappella dell`ospedale era anche il luogo dove si celebravano più battesimi, per via del molto più alto tasso di mortalità infantile e della maggiore preoccupazione e fede delle persone che volevano un assicurazione sul paradiso per il piccolo nato, oggi non se ne celebrano proprio più.
La piccola scavatrice che serve a trasportare via il materiale delle buche delle fondamenta é servita come rifugio ad un gatto randagio che si mimetizzata perfettamente con il terreno sabbioso.
Infermiere subito a lavoro per svuotare sacche e fare prelievi, con loro le donne delle pulizie, le più mattiniere di tutti, mentre parenti o signore incaricate di fare la notte a qualche paziente vanno via, magari ad accompagnare qualche figlio o nipote a scuola.
Anche loro non fanno calcoli servono e basta ma non è un segreto che servire é gioia, lo è per gli angeli, lo é perfino per Dio.
Claudio Pace Terni 21 Maggio 2015 su Calcoli
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