Inconcepibile è Il silenzio dove parli Tu
Inconcepibile
Una delle canzoni più belle dei Gen che ho imparato da ragazzo è tratta da una poesia di Chiara Lubich che sono riuscito a trovare in rete vedi questo link che contiene il testo originale delle parole della fondatrice del movimento dei focolari.
Da questa poesia/preghiera fu tratto un canto che quando era ragazzo si suonava assai spesso come canto dì ingresso delle Messa che si celebrava nella chiesa dell’oratorio di Villa Ranchibile a Palermo e che era sempre animata da un gruppo di giovani dei quali facevo parte.
Questo canto con la sintesi delle parole di Chiara Lubich forse non era proprio adatto ad essere un canto liturgico ma le parole erano talmente belle che ci piaceva davvero cantarle e farle nostre, anche se non ne comprendevamo bene il senso e ne ignoravamo l’origine.
Pensando a quel periodo e a quei gruppi giovanili di Palermo di cui ho fatto parte, mi rendo conto di avere avuto un gran privilegio ad avere conosciuto Gesù fin da giovane … È vero alla fine il padrone della vigna da la stessa moneta sia a chi ha cominciato a lavorare nel primo mattino, sia a chi si è fatto solo l’ultima ora del giorno, ma il lavorare è già un privilegio (meglio lavorare che aspettare un lavoro no?) e poi chi comincia a lavorare tardi fa molta più fatica a prendere il ritmo di chi ha cominciato prima. Deve solo evitare di cadere nella tentazione del fratello maggiore del figliol prodigo che mette il lavoro al di sopra delle relazioni familiari e diventa incapace di gioire.
Dopo tanti anni le parole di quella canzone mi vengono in mente come un invito ad approfittare di quelle chiese che sono lasciate aperte nell’ora di pranzo, per esempio, specie quelle in cui il Santissimo Sacramento viene esposto all’adorazione dei fedeli.
Non è una perdita di tempo fermarsi un po’, forse è il modo migliore di spendere il nostro tempo.
Ci sono persone che per necessità in taluni casi, per avere un semplice sostegno in altri si rivolgono ad un psicologo che pagano perché lui possa solo ascoltarli, nel Santissimo invece, sempre pronto ad ascoltare gratuitamente qualunque cosa noi volessimo dire c’è Uno che ci conosce così bene che quasi non sarebbe necessario parlargli, cosa che facciamo perché lui ha piacere di ascoltarci cosi come un innamorato ha piacere che la persona amata gli parli.
Intendiamoci bene Dio non fa concorrenza ai psicologici ma è una Persona che ascolta molto e tace, ma parla anche e è proprio una gioia sentire la Sua Parola, anche se l’inizio può sorprendere e si può avere timore. Ma dopo subentra la gioia e infine la responsabilità.
Per chi vuole crescere poi nel cammino di fede, c’è la possibilità di rivolgersi ad un direttore spirituale, una persona di fede e preparata (non necessariamente un sacerdote) che ci può aiutare a capitalizzare le ispirazioni e a migliorare la qualità del nostro credere e del nostro operare poi di conseguenza, perché la fede senza le opere è morta.
Claudio Pace Terni 11 Novembre 2015 Inconcepibile