Originali dalla nascita alla morte il messaggio di Carlo Acutis si diffonde…
Traslazione del corpo di Carlo Acutis 6 4 2019 Io c’ero!
Papa Francesco,
per la gioia di tutti i devoti di Carlo Acutis,
ha dedicato ben quattro paragrafi (che riporto sotto) della sua
ESORTAZIONE APOSTOLICA POST-SINODALE “CHRISTUS VIVIT” dedicata AI GIOVANI E A TUTTO IL POPOLO DI DIO,
alla figura e al messaggio di Carlo riportando la sua frase più famosa
“tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”
che sintetizza la vita di un giovane ormai divenuta patrimonio della chiesa universale non solo delle chiese di Milano e di Assisi.
C’è una via d’uscita
103. In questo capitolo mi sono soffermato a guardare la realtà dei giovani nel mondo di oggi.la tomba di
Alcuni altri aspetti compariranno nei capitoli successivi.
Come ho già detto, non pretendo di essere esaustivo con questa analisi.
Esorto le comunità a realizzare con rispetto e serietà un esame della propria realtà giovanile più vicina,
per poter discernere i percorsi pastorali più adeguati.
Non voglio però concludere questo capitolo senza rivolgere alcune parole ad ognuno di voi.
104. Ti ricordo la buona notizia che ci è stata donata il mattino della Risurrezione:
che in tutte le situazioni buie e dolorose di cui parliamo c’è una via d’uscita.
Ad esempio, è vero che il mondo digitale può esporti al rischio di chiuderti in te stesso, dell’isolamento o del piacere vuoto.
Ma non dimenticare che ci sono giovani che anche in questi ambiti sono creativi e a volte geniali.
È il caso del giovane Venerabile Carlo Acutis.
La comunicazione per trasmettere il Vangelo
105. Egli sapeva molto bene che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati, dipendenti dal consumo e dalle novità che possiamo comprare, ossessionati dal tempo libero, chiusi nella negatività.
Lui però ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza.
106. Non è caduto nella trappola.
Vedeva che molti giovani, pur sembrando diversi, in realtà finiscono per essere uguali agli altri, correndo dietro a ciò che i potenti impongono loro attraverso i meccanismi del consumo e dello stordimento.
In tal modo, non lasciano sbocciare i doni che il Signore ha dato loro, non offrono a questo mondo quelle capacità così personali e uniche che Dio ha seminato in ognuno.
Così, diceva Carlo, succede che “tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”.
Non lasciare che ti succeda questo!
Eco delle parole del papa ad Assisi
Queste parole di papa Francesco saranno presenti come un eco nel cuore dei fedeli, specie giovani, che i prossimi giorni del cinque e sei Aprile,
parteciperanno agli eventi spirituali organizzati insieme al trasporto delle spoglie dal venerabile Carlo Acutis.
Dal cimitero in cui eravamo abituati ad andarlo a trovare
(per esempio nel giorno della presentazione del libro sui Boanarges vedi foto in questa pagina)
al santuario della Spogliazione di Assisi, chiesa di Santa Maria Maggiore, antica cattedrale della città di Assisi,
che si trova nelle prossimità del luogo dove il giovane Francesco si spogliò di tutto per seguire in tutto Madonna Povertà.
La profezia di San Giovanni Paolo II si compie in Carlo
Carlo Acutis ha vissuto gli ultimi anni della sua giovane vita nei primi anni del millenio per il quale un grande santo,
San Giovanni Paolo II aveva espresso, nella già citata lettera Novo Millenio Ineunte scritta al termine dell’anno gibilare del 2000,
alcune parole profetiche, che riporto a seguire:
9. … Ancora una volta, i giovani si sono rivelati per Roma e per la Chiesa un dono speciale dello Spirito di Dio.
C’è talvolta, quando si guarda ai giovani, con i problemi e le fragilità che li segnano nella società contemporanea, una tendenza al pessimismo.
Il Giubileo dei Giovani ci ha come «spiazzati», consegnandoci invece il messaggio di una gioventù che esprime un anelito profondo, nonostante possibili ambiguità, verso quei valori autentici che hanno in Cristo la loro pienezza.
Non è forse Cristo il segreto della vera libertà e della gioia profonda del cuore?
Non è Cristo l’amico supremo e insieme l’educatore di ogni autentica amicizia?
Se ai giovani Cristo è presentato col suo vero volto, essi lo sentono come una risposta convincente e sono capaci di accoglierne il messaggio, anche se esigente e segnato dalla Croce.
Per questo, vibrando al loro entusiasmo, non ho esitato a chiedere loro una scelta radicale di fede e di vita, additando un compito stupendo: quello di farsi « sentinelle del mattino » (cfr Is 21,11-12) in questa aurora del nuovo millennio.[…]
La santità
30. E in primo luogo non esito a dire che la prospettiva in cui deve porsi tutto il cammino pastorale è quella della santità.
Non era forse questo il senso ultimo dell’indulgenza giubilare, quale grazia speciale offerta da Cristo perché la vita di ciascun battezzato potesse purificarsi e rinnovarsi profondamente?
Mi auguro che, tra coloro che hanno partecipato al Giubileo, siano stati tanti a godere di tale grazia, con piena coscienza del suo carattere esigente. Finito il Giubileo, ricomincia il cammino ordinario, ma additare la santità resta più che mai un’urgenza della pastorale. […]
I Valori di Carlo Acutis
Ma quali sono questi valori autentici di Carlo, se non quelli di vivere con impegno la sua normale vita di studente dando però un sovra_abbondante spazio a Dio, alla preghiera, corroborata dalla partecipazione quotidiana alla Santa Messa, alla testimonianza fatta all’orecchio della persona che si trova accanto, al desiderio di trovare un modo di fare conoscere lo Straordinario di Dio e della Mamma Celeste, che in tante occasioni si sono manifestati tramite i miracoli eucaristici e le apparizioni Mariane.
Carlo Acutis a Fatima
Tra queste quella di Fatima, come ci ha raccontato la mamma di Carlo, Antonia Salzano al primo convegno Assisi nel Vento, celebrato nella Domus Laetaitiae di Assisi nel centenario delle apparizioni di Fatima.
Certo allora non potevamo immaginare che solo due anni dopo papa Francesco avrebbe parlato di lui cosi come ha fatto nell’enciclica per i giovani e invece …
Non possiamo che ringraziare Dio che ha i suoi tempi e i suoi modi,
ed accogliere la testimonianza di Carlo di apertura allo straordinario di Dio e di diffusione dello stesso utilizzando bene degli strumenti tecnologici dell’epoca in cui si vive, quella della comunicazione digitale nel tempo che stiamo vivendo.
Rimanere originali, significa, accogliere e vivere quella adozione a figli di Dio, conquistata da Gesù con il sangue versato sulla croce, e comunicata ad ognuno di noi tramite il battesimo, i sacramenti, l’eucarestia ma anche la confessione sacramentale …
Questi sono i mezzi più adatti per rimanere originali fino alla morte.
La morte di Carlo Acutis
Morte che non lo spaventò affatto, come si evince da un filmato che si girò da solo appena seppe del suo brutto male.
Lo si vede saltare sopra il letto e gridare a gran voce, ma senza un minimo cenno di disperazione, il terribile male che aveva colpito il suo corpo, credo sia l’immagine più bella di quella di tutti i filmati dedicati a Carlo, rivela la sua intimità con Gesù, intimità che conservò fino al giorno della sua nascita in cielo…
Claudio Pace 2 Aprile 2019 Originali, non fotocopie!
Raccomando all’intercessione di Carlo Acutis, tante intenzioni, non ultima quella della buona riuscita del prossimo convegno Assisi nel Vento (17-19 Maggio) dal titolo:
VENTO E AVVENTO DELLO SPIRITO: DALL’ECONOMIA DELLA CROCE ALL’ECONOMIA DELLA VOCE.