Adonai fammi strumento della tua pace
Adonai,
fa’ di me uno strumento della tua pace.
Dov’è odio, fa’ che io porti l’amore; dov’è offesa, che io porti il perdono; dov’è discordia, che io porti l’armonia; dov’è errore, che io porti la verità; dov’è dubbio, che io porti la fede; dov’è disperazione, che io porti la speranza; dove sono le tenebre, che io porti la luce; dov’è tristezza, che io porti la gioia.
Adonai,
fa’ che io non cerchi di essere consolato, quanto di consolare; di essere compreso, quanto di comprendere; di essere amato, quanto di amare. Perché è dando che si riceve. E’ perdonando che si è perdonati. E’ morendo che si resuscita a vita eterna.
Adonai.
Rendimi degno di ripetere le parole di chi è stato strumento della tua pace, e di imitare chi è stato strumento del tuo amore, ed ebbe il coraggio di tagliare i capelli di chi amava davvero separandosene un breve lungo tempo per trascorrere l’eternità nella felicità, senza mai dimenticare delle figlie e dei figli che seguirono e seguono il suo, il loro stesso cammino.
Adonai.
Fammi comprendere che la pace, che dona, Colui Che non è venuto a portare la pace sulla terra, ma divisione, è una pace interiore che si intuisce ma non si gusta, che si intravede ma non si tocca, che si spera anche quando la luce si affievolisce e tutto intorno è tenebra, caligine, oscurità.
Adonai.
Tu passasti nel vento che spaccava le rocce di fronte al tuo profeta Elia, possa il Vento armonioso del tuo Spirito spaccare i nostri cuori di pietra e trasformali in cuori di carne.
Adonai.
Tu non eri nel terremoto che udì il tuo profeta Elia, e non sarai nel terremoto che sconvolgerà la terra, fa che duri meno di quello che è previsto nei disegni divini.
Adonai.
Tu non eri nel fuoco, e non sarai nel fuoco che gli uomini con la diabolica invenzione delle armi spargeranno nell’intero pianeta.
Adonai.
Tu ti mostrasti a Elia facendogli ascoltare la Tua Voce come fosse il mormorio di una brezza leggera, fa che i sopravvissuti e i resuscitati ti vedano scendere dal cielo come re per instaurare finalmente il tuo regno.
Regno di giustizia e di pace, dove le armi taceranno per sempre, l’odio e le guerre saranno solo un ricordo di un lontano passato.
Claudio Pace Terni 7 Settembre 2013 Blogger
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