Armonizzare l'atmosfera

Pellegrini del Creato alle Grazie di Terni

Pellegrini del creato

L’appuntamento lo ha dato Don Enzo Greco,

con questo breve messaggio pubblicato su FB

Cari amici e care amiche, vi ricordo che lunedì prossimo 20 settembre, celebreremo la GIORNATA DEL CREATO, con una preghiera ecumenica come già annunciato, a cui saranno presenti rappresentanti delle diverse confessioni cristiane di Terni l’appuntamento è presso l’edicola di San Bernardino (che vedete nel post) su strada delle Grazie, appena dietro la parrocchia del Carmelo di Terni . Inizio alle ore 18.00, ci incontreremo per poi attraversare il parco delle Grazie e giungere nel chiostro francescano di Santa Maria delle Grazie, una chiesa riaperta da poco al culto, dove celebreremo la preghiera.Al termine a tutti i partecipanti sarà consegnato un piccolo ricordo della giornata.
Vi aspettiamo!

Giornata del Creato

L’idea di utilizzare il parco delle Grazie,

di partire dall’edicola di San Bernardino,

costruita nel punto dove la tradizione vuole che gli sia apparsa

la Madonna chiedendogli di costruirle la chiesa delle Grazie,

è stata molto bella, ci ha fatti pellegrini del creato, con lo stesso

spirito francescano di San Bernardino da Siena.

Pellegrini del Creato

Dopo una breve introduzione di Don Enzo,

infatti ci siamo immersi nel silenzio del parco,

accolti dalle note di fratello sole e sorella luna,

( a sua volta derivate dal Laudario di Cortona)

che il maestro Giovanni Mancini ha suonato

con dolcezza e devozione sul suo violoncello.

Note che piano, piano sono diventate il canto dei pellegrini,

pellegrini nel creato verso la chiesa e il chiostro delle grazie,

per pregare a pochi metri di distanza dal luogo dove oggi

dei malati vengono ospitati amorevolmente

negli ultimi giorni della loro vita.

Nel Chiostro delle Grazie

E cosi tra ascolto della Parola e le riflessioni sulla custodia del creato,

fatte anche dai pastori locali di diverse confessioni cristiane,

don Enzo ha evocato il senso del chiostro per i religiosi,

una figura del paradiso, già e non ancora.

Il chiostro come luogo della preghiera dove ci si incominciava ad

immergere con fatica nel mistero di Dio, con la meditazione,

una fatica che si sarebbe trasformata in gioia per l’eternità.

Il cercare le cose di lassù, non aliena dalla cura dalle cose di quaggiù,

pare, e non è un caso che San Francesco invitasse i suoi frati

a coltivare anche i fiori nei loro orti, sicché passando la gente

vedendone la loro bellezza rendesse lode al Dio che li ha creati.

Terni 20 Settembre 2021


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