Steel news da Bochum e dal Brasile
Steel news
Il prestigio di un politico specie Italiano, dipende dal numero di anni che riesce a stare in sella, occupando direttamente una poltrona importante o condizionando con le sue scelte coloro che occupano i posti di comando. Enrico Letta, che ha potuto mangiare un solo panettone contro i due da lui auspicati, con la mossa di Matteo Renzi e della direzione del suo partito non ha certamente accresciuto il suo prestigio e con lui volente o nolente l’Italia. Gli interlocutori messicani, arabi o europei con cui il premier Letta aveva parlato, intessuto relazioni e quant’altro hanno la sensazione di aver perso tempo e stanno a guardare alla finestra nell’attesa di sapere se in Italia c’è finalmente un interlocutore valido o se invece si ritorna al voto magari con una legge, il porcellinum, che non definisce con chiarezza chi è il vero vincitore del turno elettorale e che continuerebbe a non fra esprimere le preferenze sui parlamentari sempre più dipendenti dalle segreterie dei partiti e dai loro leader carismatici … E cosi se in Germania il nome che si fa è sempre quello della Merkel e in Italia pare stia sorgendo un astro nuovo, la possibilità che il governo Italiano ha di decidere sulle sorti dell’economia italiana sono sempre più scarse, mentre vengono venduti continuamente i nostri marchi e la stessa azienda Italiana più famosa, la Fiat diviene FCA con sede a Londra e non più a Torino, la prima storica capitale dell’Italia che con la Fiat e di Fiat ha vissuto per generazioni. Qualche mese fa, saltò l’acquisto delle locali acciaierie, l’Ast di Terni, da parte di Aperam, i tedeschi della Thyssen decidono invece, tenendo completamente all’oscuro il nostro governo italiano, di non svendere la stessa e di riprendersela staccandola da una società che avevano fatto con i finlandesi della Outokumpu. Questa ha il compito, pare, di liquidare tutto ciò che può liquidare e chiudere in modo poi da essere nel medio termine una delle possibili acquirenti dell’Ast stessa in una condizione che sia accettabile dall’Antitrust europeo che non aggiorna il suo modo di ragionare al nuovo contesto globale ma continua a misurare il peso delle aziende come se ci fosse solo il mercato europeo. E intanto e queste sono le steel news, dopo l’interesse dei politici e del sindacato tedesco, molto granitico e compatto, Bochum che doveva chiudere anche prima del termine fissato e che fa molto caldo ottiene una proroga sostanziale di un anno rispetto all’ultima scadenza fissata altro che chiusura anticipata! Nel contempo, ancora steel news, si migliorano i risultati dell’acciaieria in Brasile, hanno ricevuto più ordini e mentre nel primo trimestre registrano ancora una perdita di 69 milioni quelli della ThyssenKrupp dichiarano che potranno arrivare a guadagnare un miliardo prima della chiusura dell’anno fiscale. Eccesso di ottimismo? Queste steel news sono un segnale dell’inizio della ripresa o quanto meno dell’inizio di un ciclo positivo per il mondo dell’acciaio? Speriamo di sì, speriamo che il mercato globale possa tamponare le deficienze della nostra politica ma intanto continuando a pesare politicamente e sindacalmente zero situazioni come quella della SGL Carbon o della Eon continueranno a essere non gestite o gestite male dalla nostra politica e dal nostro sindacato chiamato anche lui a rinnovarsi profondamente se non si vuole assistere impotenti alla lenta morte delle nostre imprese locali. Claudio Pace Blogger Terni 17 Febbraio 2014 Consigliere NCD prima circoscrizione Terni Est Steel News
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