Precursori sismici e lo studio della Sacra Sindone di Alberto Carpinteri
Precursori sismici
Tra il 28 e il 33 d.c. si sarebbe verificato un terremoto del nono grado della scala Richter, forse proprio quello raccontato nel Vangelo di Matteo che viene utilizzato dal primo Evangelo per dare maggiore enfasi alla morte del figlio di Dio un evento che sconvolge l’intera creazione.
E’ uno degli elementi decisivi insieme al modo come è morto Gesù che fa riconoscere al centurione romano, presente al momento dell’esecuzione della condanna a morte, la divinità di Gesù nel racconto del primo evangelista.
Da notare che l’elemento terremoto come elemento decisivo nella conversione del centurione scompare nel racconto parallelo della morte di Gesù del Vangelo di Marco, racconto che però lascia un importante indizio di una scossa sismica che potrebbe essere avvenuta dopo la sepoltura di Gesù e cioè il rotolamento della roccia che chiudeva la tomba nuova dove era sepolto e che creò non poche preoccupazioni alle donne che erano andate con gli oli aromatici ad imbalsamare il corpo di Gesù.
Chi ha spostato quella roccia?
Evoluzione della Materia
Un evento miracoloso o un evento naturale come una scossa sismica di forte intensità? L’ipotesi di un fortissimo evento sismico, avvenuto dopo la morte di Gesù, è quella su cui si basa il prof. Alberto Carpinteri che ha elaborato una articolata teoria sull‘evoluzione della materia che parte dalla formazione degli oceani e che teorizza la trasmutazione della materia, un termine che la scienza moderna sta recuperando, e che spiegherebbe il perché la presenza di metalli è più numerosa in prossimità delle faglie sismiche non solo della terra ma anche di Marte.
Ogni evento sismico produrrebbe una trasmutazione della materia con conseguente emissione di neutroni . Del tutto casualmente ( ammesso che sia stato un caso) il lenzuolo che avvolgeva il cadavere di Gesù, sarebbe stato impresso da una pioggia di neutroni emessi dal forte terremoto facendo del lenzuolo l’output di una radiografia neutronica, un processo chimico spiegabile con una semplice equazione:
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La parasceve
L’ipotesi scientifica di Alberto Carpinteri è che la Sindone è un ulteriore prova di questa teoria evolutiva della materia, della funzione trasmutatrice degli eventi sismici e della necessità di mettere insieme un sistema di rilevazione costante dell’emissione di neutroni dalle faglie sismiche in modo da poter prevedere con sempre maggiore attendibilità il verificarsi di eventi sismici. Insomma l’emissione di neutroni come uno dei precursori sismici e la Sindone come prova scientifica della validità di una teoria.
Ma come la mettiamo con la fede?
La Fede e l’ipotesi di Carpinteri
Se la Sindone è una radiografia naturale di un cadavere allora non è più il segno tangibile della resurrezione di Cristo?
Dal punto di vista teologico, il problema non sussiste, quando diversi anni fa i risultati, oggi molto contestati, che provenivano da ambienti anglosassoni dichiaravano la Sindone come un manufatto medioevale.
Il Vescovo di Torino di allora ne prese atto dichiarando la Sindone come una testimonianza di fede, misteriosa nei modi e nei fatti che nulla negava e nulla aggiungeva alla fede dei credenti nel Cristo Risorto.
L’ipotesi della Sindone come radiografia neutronica, proverebbe semplicemente che quello che è raccontato nei vangeli sulla Passione di Gesù è assolutamente vero nei minimi particolari, ma nulla dice sulla resurrezione di Cristo che non ha alcuna prova scientifica ma si basa solo ed esclusivamente sulla fede nell’annuncio delle donne prima e degli Apostoli dopo:”Cristo è risorto ed è apparso a Simone“.
Teilard de Chardin
Molto interessante invece sarebbe inquadrare questa ipotesi evolutiva della materia con le teorie filosofiche di Teilard De Chardin recentemente applicate anche in contesti assai diversi come la Cyberteologia di Padre Antonio Spataro.
Queste parole del filosofo e gesuita francese, che si leggono nella copertina del sito dell’associazione a lui dedicata, potrebbero essere un ottima introduzione per il convegno che ci accingiamo a celebrare il 28 Giugno nella Sala della Conciliazione del Palazzo dei Priori del Comune di Assisi:
Credo che l’Universo sia un’Evoluzione Credo che l’evoluzione vada verso lo Spirito.
Credo che lo Spirito (nell’uomo) si compia in un qualche Personale.
Credo che il Personale supremo sia il Cristo Universale.
(Teilard de Chardin)
Claudio Pace Terni 12 Giugno 2014 su ” Precursori Sismici “
Precursori sismici
Claudio,
io credo che l’idea di un forte evento sismico (magnitudo 9) sia del tutto inverosimile in quanto Gerusalemme sarebbe stata rasa al suolo o danneggiata enormemente e l’attività dei discepoli di Gesù a cominciare da quelli di Emmaus (villaggio che sarebbe stato distrutto anch’esso) per proseguire con quelli riuniti nel cenacolo e che predicavano nel tempio (intatto, tranne il velo secondo quanto descritto nel Vangelo della passione), sarebbe stata alquanto problematica, non credi.
Per quanto riguarda la pietra del sepolcro, perché non va bene l’azione degli angeli? Perché invocare eventi naturali quando tutto il contesto ha un carattere soprannaturale?
Ciao,
Ubaldo
Il vangelo non può e non deve essere letto come un data base di informazioni scientifiche può solo dare degli indizi. L’ipotesi di Carpinteri sulla Sindobe è suggestiva e spero darà luogo ad un dibattito anche ad Assisi ma distinguerei l’ipotesi sulla Sindone da un dato che può invece essere misurato con strumenti scientifici e cioè l’emissione di neutroni in corrispondenza di un terremoto che mi pare di capire è quello che ha avvicinato gli studi di Carpinteri con quelli del Lenr.