Stella Cometa da seguire come fecero i re magi
Il racconto della nascita di Gesù nel vangelo di Matteo, il cosiddetto vangelo delle origini,
è un racconto che oggi potremmo definire Joseph-Oriented, in coerenza con la cultura ebraica del tempo,
della quale il Vangelo di Matteo sembra più impregnato rispetto agli altri vangeli.
La geneaologia per esempio, che è il certificato di cittadinanza di ogni ebreo, è quasi tutta al maschile,
è quella di Giuseppe, e anche i racconti dei fatti straordinari che hanno preceduto la nascita di Gesù sono in funzione di Giuseppe,
lo sposo di Maria dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
L’unico dato importante, scarno ed essenziale, è che Gesù è nato a Betlemme,
requisito fondamentale per un messia,
destinato ad avere in possesso le genti e in domino i confini della terra come recita il salmo 2 …
I Santi Magi
E come lo stesso salmo ricorda questo il Messia, il re prescelto è destinato ad essere oggetto di congiure e di trame,
fin dalla sua tenera età, causando, involontariamente la morte dei bambini di Betlemme sotto i due anni,
colpevoli di essere nati nel luogo sbagliato, al momento sbagliato.
Tempo e luogo che i Magi avevano individuato tramite lo studio delle stelle, seguendo la stella cometa,
e completando il loro percorso scientifico con quello della Fede,
delle profezie ebraiche conosciute a Gerusalemme, mediante le quali trovano il Messia.
Lo riconoscono in umile bambino di un villaggio di periferia, periferia per loro, periferia per l’impero romano a cui la Giudea era sottomessa.
Loro, capi di popoli di quel tempo, seguono la luce della stella cometa e offrono i loro doni,
portano incenso al re dei re, e rinunciano all’incenso e agli onori che quella loro scoperta avrebbe potuto portargli già alla corte di Erode,
obbedendo ancora una volta ai voleri di Dio che si manifesta attraverso un sogno e scompaiono nell’ignoto così come dall’ignoto erano venuti.
Imitare l’umiltà dei magi e chiedere la loro intercessione
Non dovrebbero essere imitati un po’ di più dai capi dei popoli di oggi sempre attenti invece ad avere visibilità
e onori e così poco inclini a seguire invece la stella cometa,
la Luce vera venuta nel mondo che è il Cristo lo stesso che volle riconoscersi e identificarsi in coloro che hanno fame, sete, sono nudi, malati, forestieri e carcerati?
Non dovremmo pregarli un po’ di più chiedendo loro di avere lo stesso amore per il creato, la scienza
e la stessa umiltà di fronte alle Scritture e la prontezza nell’obbedienza alle profezie che vengono dall’Alto?
Questa festa dell’Epifania, della manifestazione di Cristo ai capi dei popoli e agli scienziati della sua epoca,
ci aiuti a riscoprire questi santi Re Magi, i santi, che ingiustamente, non prega mai nessuno.
Claudio Pace Blogger Terni 6 1 2015 su Stella Cometa
Nella Pagina Seguente il Salmo 2
Ciao Claudio e buon anno!
La genealogia di Gesù nel vangelo di Matteo non è “tutta al maschile”, come tu scrivi. Anzi, riserva delle interessanti sorprese: menziona 4 donne (Tamar, Rahab, Rut e la moglie di Uria l’Ittita, cioè Betsabea, la madre di Salomone) … tutte e 4 straniere!!
Ciao Elena,
buon anno anche a te.
Grazie per la preziosa correzione, a seguito del tuo commento, ho aggiunto un ‘quasi’ che rimanda ad un link ad una pagina che ho scritto ieri di sera, di getto, andando a letto molto tardi per finirla http://www.claudiopace.it/genealogia-femminile/
Spero vivamente che in questa nuova pagina che ho scritto di non avere fatto, come si dice in gergo, una toppa peggiore del buco, spesso infatti noi uomini quando parliamo dell’universo femminile che conosciamo ben poco, manchiamo di quella sensibilità necessaria per avvicinarsi ad esso.