Ansia di informare genera mostri
L’ansia di informare genera mostri insieme alla preoccupazione di arrivare prima degli altri, e come tutti i mostri ci sono quelli che fanno sorridere e quelli che al contrario allarmano.
Venerdì scorso (il 5 settembre) leggo sul sito di “la Repubblica” una notizia veramente allarmante….ma mi bastano pochi secondi per capire che si tratta di una svista colossale dell’articolista. Il titolo infatti recita: “l’allarme OMS sui suicidi: 800mila ogni giorno e si fa poco per prevenirli” ; subito vado a leggere l’articolo.
E’ infatti un tema molto serio ma la cifra mi sembra effettivamente troppo grossa (800.000 x 365 fa infatti qualcosa come 292 milioni!Una nazione come la Russia sparirebbe ogni anno….) e se nel titolo l’articolo riporta la notizia esatta “(…) uno ogni 40 secondi” nel sottotitolo insiste con gli 800.000 suicidi al giorno …
Veramente c’è da pensare che il redattore non abbia minimamente pensato alla portata di quello che stava pubblicando; ci sarebbe da domandarsi il perché.
Una notizia andrebbe sempre verificata e controllata e trovo molto grave che in questo caso non sia stato fatto. Si tratta di uno dei quotidiani più diffusi d’Italia e il sito è anch’esso uno dei più frequentati d’Italia.
Pensare che ci finiscano notizie in questo modo, con questa leggerezza per cui non si controlla nemmeno un errore così madornale è inquietante.
Alla base ci potrebbe essere una scarsissima professionalità e una totale incapacità di elaborazione, di senso critico.
Eppure in tempi come questi non si dovrebbe avere difficoltà a selezionare il personale per trovare i migliori, a meno che la selezione del personale avvenga non per meriti ma per altri motivi.
E’ triste dover fare queste considerazioni, è triste perché l’Italia, evidentemente non a caso, è, nella classifica di report sans frontiere sulla libertà di informazione, collocata intorno al 60° posto.
E’ triste pensare che in modo più o meno cosciente si applichi in Italia quello che era uno dei capisaldi di Goebbels, il gerarca nazista responsabile dell’informazione, cioè che non importa quanto sia vera una notizia l’importante è gridarla ai quattro venti.
Emilio santa Maria – ingegnere meccanico
Non per difendere il redattore del pezzo, ma talvolta e spesso, anch’io prendo degli abbagli colossali, magari se faccio insieme due o tre cose. L’ideale sarebbe che prima di pubblicare un pezzo on line ci fosse un revisore, ma appunto … l’ideale.