Barnaba Manassei le radici della lotta contro tutte le usure

Barnaba Manassei le radici della lotta contro tutte le usure

 Barnaba Manassei è un frate francescano che visse nel quindicesimo secolo in Italia Centrale. Nacque a Terni, presumibilmente nel 1398, da una famiglia che doveva essere assai influente nella zona, ed entrato nell’ordine francescano ebbe l’onore di ricevere la carica di guardiano o custode della Porziuncola proprio da San Bernardino da Siena, il santo predicatore del nome di Gesù, del quale abbiamo molte più notizie a causa la sua fama di santità, cominciata molto prima della sua morte. Ancora oggi si conservano un vasto numero di iconi, di cappelle, conventi e chiese a lui dedicate, non c’è chiesa francescana che non abbia almeno una immagine del santo senese con in mano la sigla del nome santo di Gesù: Jesus Homo Salvator.   Di Barnaba Manassei invece poche tracce, ma una lapide significativa in una piccolissima cappella dell’Eremo delle Carceri, uno dei luoghi che il papa Francesco ha in programma di visitare il prossimo quattro di Ottobre. Nella lapide si legge “Hic requiescit Barnaba Manassei confessor o.f.m. inventor et fundator, montium pietatis, in conventu carcerum piissime obit a.d. 1477 Die 17 Februari ” che si dovrebbe tradurre “Qui riposa Barnaba Manassei, dell’ordine dei frati minori, inventore e fondatore del monte di pietà, nell’eremo delle carceri trapassò piissimamente”.  Una lapide che in poche parole dice tantissimo,  portando all’attualità dei nostri giorni, la figura di questo, quasi dimenticato, frate che pur visse uno dei periodi più belli del movimento francescano quello animato da personaggi come il già citato Bernardino da Siena,  Giacomo della Marca e altri che diedero lustro all’ordine dei frati minori in quell’epoca.
Fu di Barnaba Manassei l’idea di fondare i monti di pietà, piccole banche che emettevano prestiti, a fronte di una garanzia, ad un tasso di usura controllato. Fu una rivoluzione pacifica, ideata proprio da Barnaba Manassei, una rivoluzione che deve far riflettere molto su come le banche dovrebbero comportarsi oggi, agevolando veramente il credito verso le famiglie e le imprese … questo papa Fracesco che non le manda a dire, che ha avuto il coraggio di denunciare le lobby delle armi per la questione della Siria, spero che passando dall’eremo noti questa piccola lapide posta nella piccola cappella dedicata a santa Maria Maddalena. Potrebbe essere l’occasione per levare alta la sua voce, richiamando le banche a fare quello che questi monti di pietà facevano: aiutare il popolo senza discriminare nessuno per censo e ricchezza e senza praticare tassi usurai. Il movimento francescano che già con Francesco aveva creato una rottura tra il mondo dei mercanti, rappresentato da suo padre Pietro di Bernardone, con Barnaba tenta una conciliazione necessaria ad affrontare le contingenze della storia. Francesco condanna in modo radicale qualsiasi  uso del denaro da parte dei suoi frati, Barnaba condanna l’usura ed entra, sulla scia della predicazione di San Bernardino, nel vivo dei problemi degli uomini. Una visione più escatologica quella di Francesco, più pragmatica quella di Bernardino e di Barnaba, tutti però orientati a considerare la vita solo un intervallo di tempo breve ma utile per conquistare la vita eterna. Claudio Pace Terni 17 Settembre 2013 Blogger  [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=VnbccrK-vZM&feature=share&list=UUXuJMwimHKo8qB5I1Gg2Ixg[/youtube]