Canova Assisi un connubio ben riuscito, da non perdere!
Canova Assisi (nella pagina seguente la notizia del gesso restaurato)
Canova Assisi, un connubio fortemente voluto dal sindaco di Assisi e dall’intera città di Possagno che è scesa in forze per festeggiare l’inaugurazione della mostra, avvenuta lo scorso sabato 10 Agosto.
Tra i protagonisti della serata, un taciturno, ma non per questo poco simpatico anzi, Zeno Zoccheddu, curatore sapiente dell’esibizione, a cui sono andati i complimenti del sindaco di Possagno elargiti con un simpatico aneddoto.
Queste le sue testuali parole: “mio figlio mi ha domandato come mai non esponiamo queste cose da noi”. Parole che dimostrano come la collocazione dei pezzi, i pezzi chiaramente sono tutti esposti a Possagno, ne cambia radicalmente l’anima.
( foto della mostra in fondo all’articolo nella pagina seguente … )
TG3 Regionale
Il Tg3 locale della 14 di domenica 11 Agosto, non ha parlato per nulla del fantastico connubio Canova Assisi, ha inspiegabilmente fatto vedere solo le statue senza la folla, che invece è accorsa numerosa, ed ha messo un po’ di sale sulla ferita, non ancora del tutto chiusa, del prezioso gesso di Antonio Canova che è andato distrutto durante le operazioni di trasporto. …
[youtube]http://youtu.be/fjRekhqOw5w[/youtube]
Il giornalista rai, ha omesso di raccontare infatti , il clima di festa che si è creato all’interno e all’esterno della mostra con la banda di Possagno, magistralmente diretta dal maestro Scalabrin.
La banda ha dato un assaggio della sua bravura prima della inaugurazione e dopo in piazza con un concerto molto partecipato dalla gente di Assisi e dai turisti presenti.
Un concerto iniziato con l’inno di Mameli e proseguito con dei brani musicali di vario genere, alcuni molto allegri, altri molto toccanti (l’inno di Canova ad esempio).
Tra i tanti, uno di grande attualità, la scossa elettrica di Puccini, brano composto per solidarietà ad uno sciopero dei lavoratori delle poste e telegrafi, mentre lo eseguivano, lo pensavo adatto anche per la nostra città di Terni a volte un po’ troppo bella addormentata relativamente alla necessità di impegnarsi nelle lotte sociali.
Mentre parlava il sindaco, gli ascoltatori, compreso il sottoscritto, erano un po’ distratti dagli odori delle specialità Trevigiane che la cortese ospitalità di varie aziende venete ha voluto offrire agli ospiti presenti all’inaugurazione…
Non vi racconto il sapore dei cibi veneti e il vino davvero prelibato che ho potuto degustare.
Insomma hanno dimostrato che il trevigiano è proprio l’ideale per una bella vacanza sia per le bellezze dell’arte che per le delizie del palato. 😉
Il fantasma di Canova
Assisi ha sicuramente sentito la sua presenza a questo evento, ha parlato invece con le sue opere.
Bastava mettersi davanti alla statua di Napoleone, il più potente del suo tempo a cui non fece mancare i suoi servigi pur non approvandone certamente le opere, per capire come dietro l’apparente bellezza del volto si celasse la paura del mostro, di un uomo capace per ragioni apparentemente politiche, di mettere a ferro e fuoco un intero continente, con uno spargimento di sangue senza precedenti e che purtroppo invece nel secolo successivo è stato ampiamente replicato colpendo la stessa Possagno che si trovò sul fronte della Grande Guerra, la prima guerra mondiale.
Molte delle opere di Antonio Canova furono danneggiate dal fuoco,
e ove fu possibile pazientemente ricostruite dall’amore e dalla perizia degli artisti del luogo.
E che dire delle rappresentazioni dei cani, dell’Italia che piange, così attuale, e della tristezza del suo autoritratto?
In esso orgogliosamente si rappresenta con i suoi strumenti di lavoro e con il prodotto finale del suo lavoro, un manufatto di un volto femminile, quasi ad indicare che il suo vero amore è stata l’arte, fedele compagna di tutta la sua vita di uomo e di artista.
Canova Assisi
Qualche relazione storica c’è, indiretta, più con l’Umbria che egli amò.
Con Perugia ( che ha contribuito con la sua fondazione bancaria non solo alle spese di questa mostra
ma al restauro dei palazzi e alla loro trasformazione in spazi espositivi sicuri).
E soprattutto San Gemini (Terni) dove il Canova acquistò un palazzo, che porta ancora il suo nome,
che dovette, dopo averlo arricchito di opere anche di epoca romana, a malincuore vendere ai monaci cistercensi.
Canova e Francesco
Ma il mistico connubio, Canova Assisi,
suona bene anche per quel senso di nuovo umanesimo di Antonio Canova,
che lo accomuna al più illustre cittadino assisano
che disprezzò Mammona ma non l’arte e nemmeno l’uomo che di Dio è creatura.
Francesco, con mezzi sobri e le sue proprie mani, restaurava chiese e metteva in salvo i crocifissi e …
Componeva poesie che volevano fossero cantate in mezzo alla gente,
perché la gente imparasse, perdonando,
a vivere l’amore per il prossimo,
per il creato e il Dio Creatore e non vivere da schiava solo dell’insano amore per il denaro corruttore.
Canova con le sue opere,
descrive l’uomo, la sua bellezza, il suo mistero di perfezione armonica,
la sua capacità di tirare fuori dalla materia la stessa poesia che una musa ispira ad un poeta.
Il turista e il pellegrino che passerà di là (ad Assisi fino al prossimo sei gennaio),
dopo aver magari contemplato le bellezze dei dipinti giotteschi,
pur vedendo tutto un altro genere, un’altra ambientazione storica,
un altro contesto, continuerà a vedere il bello e l’uomo, e apprezzerà anche lui la relazione Canova Assisi.
Relazione di bellezza e di sobrietà e di armonia nella raffigurazione della stessa bellezza della materia
che Francesco amò perché opera e segno della Bellezza di Dio
e Canova plasmò, diventando, anche dopo la morte corporale,
un araldo del bello e dell’uomo, l’unica creatura che di Dio possiede immagine e somiglianza.
Claudio Pace Terni 12 Agosto 2013 Blogger su Canova Assisi
bel servizio sul Canova ed anche esposto bene, non mancherò dopo le ferie estive di fare una visita ad Assisi.
E’ con somma gioia e con grande soddisfazione che come responsabile amministrativo della Fonazione Canova Onlus, registro questo bel servizio che oltre a testimoniare la cronaca dell’inaugurazione evidenzia le opere del Canova con competenza e professionalita’. Il difficile lavoro per gestire un Ente come la Fondazione Canova Onlus, che sopravvive con le scarse risorse dei biglietti dei visitatori e con limitate sponsorizzazioni e con sempre meno interventi regionali e statali (quasi nulli), con l’evento di Assisi viene ampiamente premiato e trova linfa per continuare nell’impegno e permettere futuri eventi celebrativi dell’arte del Canova. Grazie.
Sottoscrivo quanto detto dal Dr. Orazio Scardellato, direttore amministrativo della Fondazione Canova Onlus di Possagno, aggiungendo un ringraziamento per aver descritto magistralmente il clima festoso che la Banda Musicale ha creato prima dell’inaugurazione e nello splendido concerto serale in Piazza del Comune.
Mauro Migliorini – Presidente Banda Musicale Possagno (TV)
Con piacere leggo l’articolo e apprezzo il video. La mostra che è stata curata dal sottoscritto, direttore del Museo e della Gipsoteca di Possagno (curandone anche il catalogo) assieme a Giancarlo Cunial, sempre del Museo di Possagno, ha trovato un’ottima atmosfera a Palazzo Monte Frumentario di Assisi. In questo modo noi doffondiamo l’arte dell’eterno Canova che ha lasciato nel suo Paese natale le testimonianze della sua arte, perchè si tratta dei modelli originali, permettendo che la bellezza ammirata a Possagno da moltissimo visitatori, possa essere apprezzata anche nei luoghi in cui il legame con lo Scultore è rimasto perenne.
Mario Guderzo, Direttore del Museo e della Gipsoteca di possagno, curatore della mostra.
Ringrazio per gli apprezzamenti del mio modesto articolo e per il video, che ho scherzosamente fatto con alcune foto non venute nemmeno bene. Le cose sono strane e curiose, quel fotogramma tutto rigato con cui si presenta il link del video non è stato voluto ad arte è venuto così … Canova ha davvero lasciato tanto e le sue opere dimostrano un ingegno fuori dal comune, una capacità straordinaria di cogliere il particolare e di leggere i fatti della storia. Dal manufatto e dalla reazione negativa di Napoleone stesso al suo ritrarlo come Marte guerriero, ad esempio, pare che egli abbia colto quello che sarebbe stata la drammatica storia d’Europa dei secoli che seguiranno lui, secoli in cui Marte purtroppo farà sentire la sua presenza. Ma, sebbene lui non lo abbia affermato con le parole ma con le opere, dalla bellezza verrà la sconfitta dei marte e dei guerrafondai! Ciò che è bello, ciò che è davvero artistico, e non spacciato per tale, in quanto bello da un contributo reale a quello che è il desiderio di bello e di pace. Forse per questo Assisi, città della Pace, è il luogo davvero idoneo per ospitare questo messaggio. Grazie dunque ai cittadini di Possagno e di Assisi che hanno contribuito a realizzare tutto ciò e contemporaneamente un invito a tutti i pellegrini, Papa Francesco compreso, di non lasciare Assisi senza visitare questa mostra del Canova.
sono un ristoratore presente alla cerimonia belle le parole di tutti i commenti dal giornalista ai vari partecipanti ai commenti. però nessuno cita la fondazione canova di possagno diretta dall attuale presidente on galan e dal suo vice manera che ho visto a assisi. senza il loro intervento non sarebbe avvenuto nulla e senza la loro collaborazione che io considero fondamentale il tutto non poteva avvenire . un plauso va all’ente e ai suoi consiglieri . ristoratore
Grazie per avere con la sua, riparato ad una mia omissione.
Sarebbe bello che anche alla fine della mostra si festeggiasse ancora.
Lo dico non per nobili motivi culturali, ma perché avete messo in mostra una cucina meravigliosa. Non so cosa lei ristorasse, era tutto buonissimo, ma io vado matto per le lasagne, e quelle assaggiate erano davvero buone. Complimenti ai cuochi e alla cucina veneta. Claudio Pace ps anche i vini erano ottimi ma dovendo guidare non ho potuto che assaggiarli appena