Schumi Khan – E’ ancora troppo presto per diventare un mito
Khan è un titolo nobiliare in uso nel centro Asia e che dovrebbe equivalere più o meno al nostro re. E la figura del primo re dei temutissimi mongoli, Gengis Khan, mi è venuta subita in mente, dopo aver ascoltato il tam tam di notizie sull’incidente occorso al campione perché secondo la leggenda, più o meno supportata da fonti storiche certe, vuole che la morte dell’imperatore mongolo sia avvenuta per una banale caduta da cavallo.
Schumi Khan significherebbe Schumi re, un titolo guadagnato non sui campi di battaglia, ma sulle piste di gara, dove Michael Schumacher correndo per i colori della Benetton e della Ferrari, ha conquistato ben sette titoli mondiali di Formula uno. Uno sport dove si guadagnano molti soldi ma dove si rischia la vita, nonostante le misure di sicurezza sempre più evolute e i regolamenti sempre più restrittivi. Ed è forse questo rischiare la vita con degli autentici gioielli tecnologici, bolidi, come li chiamiamo nella nostra variegata lingua italiana, che attira l’attenzione di molti spettatori, tifosi, fan che ritrovano nel loro campione un qualcosa che evidentemente nella propria vita di tutti i giorni non hanno o forse inconsapevolmente hanno, perché la vita è sempre un continuo misurarsi con la morte che può venire quando meno te lo aspetti …
Read More…Read More…