Guerra e Pace storia di un cappotto sfilato e subito restituito
Guerra e pace
Guerra e Pace
Il Messaggero
Ebbene sì, è vero, quello che ha scritto il giornalista del Il Messaggero, Sergio Capotosti, è tutto vero salvo qualche particolare secondario.
L’episodio raccontato è stato ancora più divertente, anche se capisco il disagio che ho involontariamente creato all’assessore Simone Guerrae me ne scuso, come ho già fatto personalmente, anche attraverso il blog, raccontando qualche particolare in più del resoconto giornalistico, Guerra e Pace …
Tra i ricordi più belli e lontani della mia infanzia e credo dell’infanzia di molti, quello del momento in cui si componeva il presepe. Quando ero piccolo, erano gli anni 60, le tradizioni erano molto rispettate, se il presepe si faceva per l’Immacolata, si faceva per l’Immacolata punto, come per Santa Lucia, in Sicilia, non si poteva mangiare né pane, né pasta né nulla che avesse a che fare con la farina. Se chiedevi il perché di questa usanza, ti raccontavano una lunga storia di cui non ricordo quasi più nulla se non di una prolungata carestia e dell’arrivo di una nave, dopo tante preghiera a Dio per intercessione di Santa Lucia o il giorno della festa di Santa Lucia, con rifornimenti di cibo proveniente dall’oriente e nella nave non c’era farina ma solo riso. Il perché si facesse il presepe all’Immacolata non era chiaro, ma il motivo per cui il bambinello non si metteva nel presepe sì, “Gesù nasce il venticinque dicembre a Natale”. E la spiegazione era sufficiente probabilmente la stessa che era stata ricevuta quando i grandi erano piccoli …
La sindrome del NIMBY. Il primo filmato che vidi del terribile terremoto in Giappone del 2011 mostrava un anonimo e tranquillo paesino costruito poco sotto una diga, poi la scossa tremenda e il collasso della diga, la valanga d’acqua e la desolazione successiva. Il risultato è stato un paese completamente raso al suolo, diversi morti, più di quelli che ha causato il susseguente incidente di Fukushima, migliaia di persone senza più casa anzi senza letteralmente più il villaggio dove abitavano. Nessuno però ha messo in relazione il crollo di questa diga (e non è stato il solo, di dighe in quella occasione ne sono crollate diverse) con la modalità di produzione di energia elettrica, anzi ci si è ben guardati dal farlo imputando questa tragedia nella tragedia al terremoto. Lo stesso non è stato fatto per i problemi della centrale nucleare di Fukushima dove invece si è dato grandissimo risalto alla pericolosità di questo modo di produrre energia. Questo lo dico non per sminuire la pericolosità dell’impianto nucleare di vecchia generazione nei confronto di un terremoto di magnitudo 9 e di un maremoto, uno tsunami, di immani proporzioni. Questo lo dico per porre l’accento sul fatto che anche altri modi di produrre energia elettrica possano essere molto pericolosi in determinate circostanze e aggiungerei anche, a prescindere da situazioni drammatiche quanto eccezionali come terremoti e tsunami, molto impattanti sull’ambiente …
Cristo rinasce alle acciaierie in una culla di acciaio inox.
Cristo rinasce
Diciamolo pure e forte, oppure non diciamolo affatto per ragioni di scaramanzia, ma diciamolo suvvia, questo Natale all’Ast lo passiamo con una certa serenità. Con tutto questo ambaradam di notizie che abbiamo ricevuto tra Antitrust, Aperam, Outokumpu e quant’altro c’erano tutti i presupposti per pensare ad un Natale difficile ma il fatto che Ast sia tornato in mano a ThyssenKrupp viene visto da tutti come un motivo di serenità. E se pure gli elementi di preoccupazione rimangono sempre, perché non siamo certo in momenti di grande espansione del mercato, questo Natale lo possiamo passare serenamente in famiglia mangiando i nostri panettoni e bevendo il nostro italianissimo spumante! La serenità trapela anche nella soddisfazione dell’ ormai storico cappellano dell’Ast …
UNI 11472 / 2013 “Rilievo degli incidenti stradali – Modalità di esecuzione
UNI 11472 / 2013
A chi non è capitato di assistere o di avere un incidente stradale, magari senza feriti gravi e di essere costretto, mancando l’accordo tra le parti per andare via con Cid firmato, a chiamare i vigili urbani o altre forze dell’ordine per i rilievi del caso?
Tra le cose importanti che ci ha portato quest’anno il 2013 nel campo della sicurezza stradale e della giustizia sociale, l’emissione di una norma UNI, l’ente italiano di unificazione delle norme, che si occupa di una attività tutt’altro che banale e di grande importanza per la vita dell’individuo e cioè del modo come vengono rilevati gli incidenti stradali.
UNI 11472 / 2013
Si tratta della UNI 11472 / 2013 “Rilievo degli incidenti stradali – Modalità di esecuzione”,
una norma, che dovrebbe essere conosciuta benissimo da chi svolge questo lavoro di rilevazione che appartenga alla polizia locale o alle forze dell’ordine che sono chiamate ad intervenire quando si verificano gli incidenti e si attivano per una attività di rilievo che oggi va di moda chiamare con un inglesismo “accident investigation” …