Culla Vuota un gesto ad alta densità teologica …
Culla vuota.
Tra i ricordi più belli e lontani della mia infanzia e credo dell’infanzia di molti, quello del momento in cui si componeva il presepe. Quando ero piccolo, erano gli anni 60, le tradizioni erano molto rispettate, se il presepe si faceva per l’Immacolata, si faceva per l’Immacolata punto, come per Santa Lucia, in Sicilia, non si poteva mangiare né pane, né pasta né nulla che avesse a che fare con la farina. Se chiedevi il perché di questa usanza, ti raccontavano una lunga storia di cui non ricordo quasi più nulla se non di una prolungata carestia e dell’arrivo di una nave, dopo tante preghiera a Dio per intercessione di Santa Lucia o il giorno della festa di Santa Lucia, con rifornimenti di cibo proveniente dall’oriente e nella nave non c’era farina ma solo riso. Il perché si facesse il presepe all’Immacolata non era chiaro, ma il motivo per cui il bambinello non si metteva nel presepe sì, “Gesù nasce il venticinque dicembre a Natale”. E la spiegazione era sufficiente probabilmente la stessa che era stata ricevuta quando i grandi erano piccoli …
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