Specchio rotto, novità dell’isola ecologica nr. 529 di Terni
Specchio rotto.
Uno specchio rotto, tra le novità dell’isola ecologica, ormai famosa grazie al mio blog e alle mie interrogazioni circoscrizionali, che poi non era proprio uno specchio rotto ma in disuso, e comunque messo accanto al contenitore del vetro, tutto sommato un comportamento al limite dei regolamenti ma non certamente il peggiore. L’altro giorno ho visto dei copertoni seminuovi di una moto enduro, qualcuno li avrà ripresi e riciclati e poi di tutto di più.
Stavo pensando che se si avesse la pazienza di raccogliere tutti gli oggetti che vengono buttati nell’isola, compreso lo specchio rotto di oggi, per poterli esporre in uno spazio espositivo adeguato, disposti in modo sapiente ed artistico ne verrebbe fuori una mostra di arte contemporanea di sicuro interesse. Lo dico con un po’ di ironia ma anche con un po’ di spirito propositivo, ho visto infatti qualche anno fa i resti di una grande linea industriale messa in disuso, che creavano nella piazzola dove sono stati deposti un ambiente molto suggestivo, perché non metterli nelle rotonde delle piazze, negli angoli delle strade delle periferie, come proposi tempo fa’ attraverso un atto di indirizzo proposto alla prima circoscrizione?
La trasformazione in pezzi artistici dei residui degli impianti industriali, non è un’utopia irrealizzabile, il problema è destinare un po’ di risorse umane, tra volontari e dipendenti pubblici, per dedicarsi ad un attività che può apparire strana ma che ha già dei precedenti apprezzabili e poi c’è il problema dei furti trattandosi di metalli, purtroppo il furto è di moda …
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