Una proposta di modifica deleteria per la PMI delle Norme Tecniche delle Costruzioni
Norme tecniche delle costruzioni
Una proposta di modifica deleteria per la PMI (Piccola e Media Impresa) delle Norme Tecniche delle Costruzioni mi è pervenuta, facendo il sottoscritto parte di una commissione per la revisione delle norme sugli acciai.
Se entrasse in vigore penalizzerebbe in modo pesante un settore molto numeroso ed operoso della Piccola e Media Impresa italiana. Le NTC sono le Norme emanate dal Ministero delle Infrastrutture che stabiliscono i criteri che devono essere rispettati per la progettazione e la costruzione di tutte le opere Civili, ivi compresi i materiali e i controlli da fare in ogni fase.
L’eliminazione di una frase relativa ai controlli sui materiali ad opera dei Centri di Trasformazione, comunemente chiamati carpenterie metalliche, porterebbe i singoli CdT a effettuare controlli praticamente su tutti i materiali che utilizzano, aggravandoli, quindi, …
Benedetto Brin cittadino onorario di Pozzuoli, e di Terni? Fra le mille cose conservate in casa e appartenenti alla mia famiglia tempo fa ne trovai una che ha suscitato in me una certa emozione. Si tratta di una copia dell’epoca del documento con cui, il 23 agosto 1886, veniva conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Pozzuoli a Benedetto Brin; una copia conforme all’originale, rilasciata nell’occasione e dedicata al mio bisnonno, Luigi Santamaria, al tempo assessore alla cultura del Comune di Napoli. La figura di Benedetto Brin, ingegnere, generale e ministro è legata a doppio filo ad alcune delle realtà industriali che hanno segnato la storia dell’industria italiana. Come ci ricorda questo documento, quella delle officine meccaniche di Pozzuoli, al tempo Opificio Armstrong,
Pennone ricollocato, finalmente, nella fontana di piazza Tacito a Terni.
Pennone ricollocato significativamente nel giorno anniversario dei tristi bombardamenti della città di Terni. Anniversario vissuto da una città piena di sole e di caldo oggi, ma che continua a ricordare quel terribile giorno di estate del 1943 … era l’undici di Agosto. E dire che due secoli fa quando si pensò di fondare le acciaierie, le si fecero proprio qui a Terni perché lontane da un possibile attacco dal mare, alla fine dell’ottocento non si poteva nemmeno immaginare un bombardamento aereo. Non è un caso che Tolkien nella sua trilogia ‘Il Signore degli anelli’ giudica come proprio del demonio e dell’anticristo (Sauron e Saruman) quegli esseri alati che uccidono dall’alto (che ricordano tanto i cacciabombardieri) gli inermi fanti o i coraggiosi cavalieri senza alcuna difesa. Ma tornando alla nostra fontana, mi piacerebbe oggi, nel giorno del pennone ricollocato, togliermi qualche sassolino dalla scarpa …
TELFER non demoliamo un altro pezzo di Terni. Ma salvaguardiamolo, perché quello che distruggiamo non troveremo mai più! Le generazioni che verranno dopo di noi lo potranno vedere solo sulle cartoline o sui siti web specializzati, ma non è la stessa cosa avere la possibilità di ammirare le opere dell’ingegno dell’uomo e dell’ingegno ternano in particolare. Terni è infatti, e speriamo lo sia ancora per moltissime generazioni future, la custode dell’immenso patrimonio umano che è la cultura industriale, che ancora più della cascata delle Marmore, dovrebbe essere dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità! A Terni si abbattono alberi secolari, si pensa di distruggere o si lasciano rubare reperti di origine romane e quelli non rovinati si lascia che vengano sottratti da altri. Facciamo in modo che le cifre stanziate per mettere in sicurezza la zona della Telfer, giustamente perché il rischio per l’incolumità delle persone che transitano sulla Valnerina è davvero alto, siano spese per consolidare non per strappare ai ternani di ieri e di oggi un pezzo del nostro territorio e della nostra cultura industriale che è la passerella della Telfer. Quella passerella infatti non è un semplice pezzo di ferro da mandare a rottame per ottenere del nuovo acciaio di qualità, ma è un pezzo della storia di Terni da mantenere in vita e con essa tutta l’area all’intorno che se recuperata, ed usata per lo sport che già si pratica sotto, il rafting e le altre specialità della canoa veloce, e si pratica sul Nera per l’impegno di alcuni volontari sportivi, potrebbe diventare un grosso polo di attrazione per il turismo sportivo. Terni potrebbe accogliere le grandi squadre fluviali del nord Europa per esempio, per allenarsi da noi, il nostro inverno infatti per loro è primavera! Tante iniziative potrebbero essere prese, garantendo il ritorno di investimenti mirati nella giusta direzione, che non sono il cinema o i musei, ma lo sport e il turismo sportivo e quello, tutto da inventare, legato all’arcehologia industriale.
Claudio Pace Terni 1 Agosto 2013 Blogger Consigliere della Prima Circoscrizione Terni Est gruppo Consiliare Pdl.
RICERCA LENR ITALIANA MUORE? Clamoroso annuncio alla Sapienza di Roma
RICERCA LENR al CIRPS: doveva essere la giornata dello sdoganamento della ricerca sulla fusione fredda alla Sapienza di Roma, una giornata, fortemente voluta da Massimo Scalia, per mettere a confronto diverse scuole di pensiero, compresa quella degli scettici, sull’argomento ancora da molti considerato borderline del Low Energy Nuclear Reactions (LENR conosciuto dai più come quello della fusione fredda, in inglese Cold Fusion) e invece, come un fulmine a ciel sereno, è venuto fuori l’annuncio clamoroso che il prof. Francesco Celani, uno dei massimi esponenti internazionali nel campo della ricerca LENR, ha ricevuto l’ordine di chiudere il suo laboratorio all’INFN di Frascati, costato anni e anni di sacrifici e di duro lavoro suo e del suo team che senza disporre di grandi risorse finanziarie che altri laboratori in altre parti del mondo hanno avuto ed hanno, ha ottenuto risultati importanti e forse un po’ troppo popolari. Celani, che oggi ha illustrato i risultati della Ricerca Lenr da lui condotta, (che spero nei prossimi giorni di farvi vedere in video insieme ad altre relazioni che con un amico presente in sala abbiamo ripreso con mezzi non professionali) utilizzando nel suo esperimento un filo di Costantana. Un esperimento in real time nel più completo spirito di condivisione (Open Science) con tanti commentatori in rete che hanno dato suggerimenti molto importanti (uno costato ben quattro mesi al team circa un sospetto ruolo dell’idrogeno nell’emissione di energia che alla luce delle verifiche è risultato ininfluente) e che infine è stato ripreso dalla Technova e riprodotto in Giappone con misure tanto più costose quanto più accurate. Anche Ubaldo Mastromatteo (ternano di adozione) che lavora per la Stmicroelectronics ha utilizzato la Costantana e ha ottenuto risultati molto importanti e che ha documentato ampiamente con grafici e dati che lasciano pochi dubbi. E non è che il convegno al Cirps sia stato solo una esaltazione autoreferenziale del LENR! Una relazione, di Sergio Bartalucci, tanto dura quanto gradita ne ha messo in evidenza tutte le criticità scientifiche: manca un quadro preciso teorico di riferimento, manca accuratezza nelle misure e ci sono difficoltà ad usare tecniche analoghe tra un esperimento ed un altro e a coordinare i vari team di ricerca che in varie parti del mondo fanno ricerca LENR per capire come si possa trasmutare la materia in energia nel più pieno rispetto dell’ambiente e dell’uomo. Corpose e interessanti relazioni sono state fatte da un ricercatore INFN di Perugia, Yogenda Srivastava e un noto fisico teorico americano, Allan Widom, che ha avuto parole di elogio per il nostro Carpinteri, e che hanno dimostrato come il LENR è un fenomeno già presente in natura (fulmini, terremoti) e ai quali al termine del convegno mi sono permesso di chiedere se si può parlare di evoluzione della materia, sentendomi rispondere che nel corso delle diverse ere geologiche può esserci stata questa evoluzione con una terra primordiale molto diversa da oggi dal punto di vista della presenza e percentuale di presenza dei diversi materiali che oggi conosciamo. In ultimo le conclusioni di Vincenzo Valenzi, dai modi rudi ma dal linguaggio efficace e concreto, che si è fatto carico di far giungere alle istituzioni un appello a non chiudere il laboratorio di Ricerca Lern di Frascati e un invito a Celani di lavorare insieme con il gruppo di Yogenda. Se purtroppo chiudesse veramente il suo laboratorio di Ricerca Lenr a Frascati (speriamo no!) l’Umbria potrebbe essere un nuovo ospite ideale del laboratorio e di queste incontro tra ricercatori nucleari. E nell’Umbria, Terni, che oltre all’università di ingegneria, balzata all’onore delle cronache per le sue start up in grado di collaborare ai lanci di satelliti nasa, ha un centro di ricerca, il CSM, che ha tanta esperienza e dimestichezza con il linguaggio della ricerca sui materiali e che potrebbe mettere il suo Know How a disposizione della causa della ricerca lenr. Ricerca Lenr, pura ed applicata, in grado riportare felicemente a Terni quel connubio industria-energia che fu all’origine della sua fabbrica più famosa che un tempo si chiamava e non per caso, Terni Società per l’Industria e l’Elettricità S.p.A. Cercasi sponsor e volontà politica di fare cose del genere, magari nel quadro di quei finanziamenti Europa 2014 che il commissario Tajani, proprio qui a Terni, ha invitato ad attrezzarsi per chiedere. Claudio Pace Terni 16 07 2013 Blogger PlayList