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Era il Sedici Novembre del 2013, quando la rottura tra le colombe e i falchi si è consumata a Roma e il PDL è tornato ad essere Forza Italia mentre un gruppo di parlamentari del PDL con a capo Angelino Alfano e i ministri del PDL delle larghe intese hanno dato vita al nuovo centrodestra. Sono da pochi anni che faccio politica nel territorio, anche per un modesto incarico politico, avuto con le preferenze, di consigliere in una delle tre circoscrizioni in cui Terni fu divisa alle ultime amministrative. Sono stato eletto nella lista civica del candidato sindaco del centrodestra, alleata del PDL, e ho deciso di iscrivermi al ‘Popolo delle Libertà’ solo dopo la nomina a segretario di Angelino Alfano da parte di Silvio Berlusconi. Scambiando due parole con l’ allora premier, al termine di una conferenza stampa da lui data alla sala Mappamondo della Camera il 7 Luglio del 2011, ebbi modo di dirgli che ci sarebbe voluto un segretario in ogni provincia, in ogni comune. Insomma mi aspettavo che si passasse dal ‘Popolo della Libertà’ al ‘Partito della Libertà’, ma i miei desiderata furono illusori. Le tessere raccolte a dieci euro ciascuno, furono soldi buttati, a Terni fu fatto un unico congresso provinciale senza dibattito e senza nemmeno due liste contrapposte, congresso che elesse due coordinatori che erano già i due consiglieri regionali eletti nell’assemblea regionale umbra. Non nacque nessun partito delle libertà e nelle ultime politiche, i candidati scelti dall’alto come sempre, In Umbria almeno non portarono grande valore aggiunto alle liste del PDL. Il risultato alle politiche fu deludente, appena un senatore e un deputato eletto in tutta la regione per il PDL, un bel campanello d’allarme che non è affatto suonato, tutto è rimasto come era. Molti elettori del centrodestra, in Umbria come altrove, hanno votato il movimento cinque stelle o sono rimasti a casa …
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