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Dies Natalis – i miei auguri di Buon Natale 2014

Dies Natalis – i miei auguri di Buon Natale 2014

 

Dies NatalisDies Natalis

Se il chicco di frumento caduto in terra non muore rimane solo, se  muore invece  porta molto frutto, sono le parole di Gesù che leggiamo nel vangelo di Giovanni ( Gv 12,24) e che Gesù pronuncia subito dopo aver ricevuto l’unzione dei piedi da Maria, sorella di Lazzaro, un gesto di umiltà e di amore, di venerazione e adorazione, che il perbenista Giuda ritiene uno spreco e che invece è un gesto profetico.

Gesù è consapevole della sua fine, vuole la sua fine, la morte con massima ignominia e sofferenza  ma gli da un senso quello del chicco di frumento che muore e che porta molto frutto.

Strani discorsi per parlare di Natale e di auguri, ma il senso del Natale è proprio questo, il dono per eccellenza è quello che Cristo fa della sua Parola, della sua Vita, del Suo Corpo un dono …

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Novum pneumatologico nell’insegnamento degli ultimi Pontefici

Novum pneumatologico nell’insegnamento degli ultimi Pontefici

Novum pneumatologico [youtube]http://youtu.be/GeMHRUoMb0s[/youtube]

Farsi ogni giorno nuovi per entrare nelle novità di Dio,  è la sfida principale per l’uomo di fede, che se vive la sua fede come quella del fratello maggiore della famosa parabola, si trova a vivere e lavorare per il Padre, con il Padre, ma senza capire nemmeno un po’ i sentimenti del Padre, il perché del suo lavorare, del suo stare accanto ad una persona che crede di amare senza sapere invece di amare non la persona per quello che è ma per quello che da, affetto, benessere, sicurezza, …

Sicché quando irrompe un avvenimento ‘nuovo’ e ‘inaspettato’ almeno per lui, perché il Padre chissà da quanto aspettava questo momento, il ritorno del fratello perduto, lui non capisce proprio nulla.

E continua a non capire e chiede spiegazioni, ma non come uno che vuole capire, ma che vuole insegnare, ma insegnare cosa?

Che il desiderio massimo della sua vita è quello di avere un capretto dal padre?

Il fratello maggiore non ha saputo rinnovarsi ogni giorno, non ha saputo scoprire quella persona che aveva accanto dando tutto per scontato, senza fare del nuovo la propria quotidianità, senza orientarsi all’escatologico, al destino finale dell’uomo che sarà quello della deificazione,  del paradiso che sarà un passare di novità in novità per scoprire sempre qualcosa di nuovo in Dio.

Un Dio sempre nuovo, che fa nuove tutte le cose:

<<E Colui che sedeva sul trono disse: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”>> Ap 2,17

Claudio Pace 26 Nov. 2014 Blogger su Novum pneumatologico

A seguire i pensieri sul Novum pneumatologico del beato Papa Paolo Sesto e del Papa San Giovanni Paolo Secondo …

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Orbite ellittiche e non circolari nel moto dei pianeti (reloaded)

Orbite ellittiche e non circolari nel moto dei pianeti (reloaded)

0rbite ellittiche
0rbite ellittiche: l’immagine rappresenta la creazione o la redenzione della coppia ovvero la chiamata della coppia ad una nuova realtà

Orbite ellittiche

Galileo Galiei, pochi sanno, non aderì alla teoria di Keplero secondo la quale le orbite dei pianeti sono ellittiche e non circolari.

Gli sembrava tanto assurda questa idea, così incoerente con il Dio che scrive le leggi fisiche in termini matematici, che non volle nemmeno prenderla in considerazione.

Eppure se avesse ragionato un po’ di più con le categorie bibliche, come era in uso fare durante la sua epoca, avrebbe probabilmente trovato una spiegazione biblicamente plausibile alla teoria di Keplero. 

Che differenza c’è infatti tra il cerchio e l’ellissi?

Nell’ellissi ci sono due fuochi, una coppia di fuochi che richiamano molto di più l’impronta creatrice del Dio biblico che non il Cerchio, si legge infatti già in uno dei racconti della creazione dell’uomo di Genesi:

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Costruire secondo il Vangelo ovvero come evitare le catastrofi

Costruire secondo il Vangelo ovvero come evitare le catastrofi

Costruire la Casa sulla roccia
Costruire la Casa sulla roccia: un icone custodita nella chiesa di Santa Croce a Terni nella pagina seguente i suoi riferimenti biblici

Leggere il Vangelo, è uno degli appelli che di tanto in tanto anche papa Francesco ama rivolgere ai suoi interlocutori.

Attraverso il Vangelo, Dio parla al cuore dell’uomo, ma non solo al cuore anche alla mente.

Seguire i dettami evangelici significa entrare in una dimensione dove non si possono servire contemporaneamente due padroni, Dio e Mammona ovvero il denaro, il piacere, il proprio ego.

Bisogna servirne solo uno: Dio.

E tra gli insegnamenti principali del Vangelo quello in cui Gesù chiede di ascoltare le sue parole e di metterle in pratica perché:

Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.

Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.

Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.

Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande”. (Mt 7,24-27)

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