No Blogger No Influencer Just Me ma è veramente possibile?
No Blogger
Qualche mese fa nella vetrina di un negozio di Terni, un negozio di una nota catena di vendita di borse, valigie e affini, è comparso uno slogan molto particolare “No Blogger No Influencer Just Me” che sperando di non prendere una cantonata, credo si possa tradurre: ‘Nessun Blogger, nessun manipolatore, solo me stesso’.
Non essendo la parola Blogger, a mio avviso, traducibile con un termine della lingua italiana.
Già come tradurre la parola Blogger?
Blogger è un moderno libero pensatore, un solista che scrive quello che pensa, che non deve rendere conto né ad un redazione, né ad una proprietà di quello che pubblica …
Finisce la domenica delle Marche Republicaine di Parigi e ricomincia la vita in Francia come in Europa, dopo i venti morti, dovuti all’assalto dei fondamentalisti islamici, morti che si assommano ai duemila morti della Nigeria, dove pare siano stati utilizzati anche dei bambini come detonatori per colpire la gente inerme.
La Francia, l’Europa, l’Occidente hanno reagito con una marcia storica, la marche republicaine, e dopo la marcia prenderà le sue misure, ma i problemi sono e rimangono tanti, a partire dall’accordo di Schengen, che viene messo in discussione, perché faciliterebbe i movimenti dei terroristi nell’aera Schengen europea, e altro ancora …
L’efferato pluriomicidio di Parigi, sta facendo riflettere il mondo intero, un po’ come successe per l’attentato alle torri gemelle dell’undici Settembre del 2001.
Si sprecano sui social media e sul web i commenti, gli insulti, gli sfoghi, sostanzialmente ognuno dopo questo episodio rafforza la sua opinione con una naturale prevalenza della tendenza islamofobica che condanna fermamente qualsiasi forma di islamofilia e di tolleranza.
Chi è convinto che non esista un islam moderato, che l’Islam è un nemico da combattere sempre e comunque, lo rimane e si rafforza nelle sue convinzioni, chi invece ritiene il contrario tende a distinguere e isolare l’episodio del “Charlie Hedbo” come terrorismo, di matrice islamica, ma come puro terrorismo …
Lavoro Schiavo nel messaggio di pace di Papa Francesco
Lavoro Schiavo nel messaggio di pace di Papa Francesco
NON PIÚ SCHIAVI, MA FRATELLI è il titolo del messaggio di Papa Francesco per la celebrazione della giornata mondiale della pace che il papa Paolo VI volle si celebrasse nella chiesa cattolica ogni anno, a partire dal 1 Gennaio del 1968.
Il Messaggio approfondisce le radici bibliche della fraternità, a partire dalla famosa quanto breve lettera a Filemone, l’unica scritta da Paolo di suo proprio pugno, per rimandare al legittimo proprietario, un cristiano amico di Paolo, Onesimo uno schiavo fuggito e poi, aderendo all’annuncio cristiano, messosi a servizio di Paolo a sua volta prigioniero a causa della sua professione di fede.
È nel chiedere a Filemone di ri-accogliere Onesimo, che Paolo usa l’espressione ripresa da Papa Francesco:
Non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratellocarissimo in primo luogo a me, ma quanto più a te, sia come uomo, sia come fratello nel Signore.
Una lettera, quella Paolina che ha influenzato la storia, pur non riuscendo a rendere immune il mondo occidentale dal fenomeno della schiavitù.
Solo in tempi relativamente recenti la legislazione internazionale considera illegale e di lesa umanità il fenomeno della schiavitù che continua a sussistere in varie forme e non si tratta semplicemente di quelle venute alla ribalta con l’Isis e i fondamentalisti islamici della Nigeria e di altre parti del mondo …