Exodus Dei e re, il colossal non tramonta mai
Exodus
La fedeltà ai testi biblici, al dato storico, non sono chiaramente il primo obbiettivo di una produzione cinematografica come quella di Exodus che quando investe dei soldi nella realizzazione di un film, per prima cosa, deve raggiungere il risultato economico.
Tanta gente di tante culture diverse per una ragione o per un’altra deve pagare il biglietto per trascorrere due o tre ore al cinema ed uscire ‘soddisfatto’ perché al di là della pubblicità e delle polemiche, spesso create ad arte, il passa parola è uno degli elementi di successo di un film e pare che per “Exodus Dei e re” questo passa parola abbia funzionato.
Oggi c’è maggiore consapevolezza sui valori e i messaggi che stanno dietro un film, ma vedere un Mosè che addestra un esercito e che compie azioni di guerriglia urbana, attaccando le navi sul Nilo e incendiando i depositi di grano mi ha francamente sorpreso, non mi aspettavo una scena del genere, a prescindere dalla consapevolezza che avevo circa la totale mancanza di fedeltà a qualsiasi dato storico e/o biblico …
Nella Bibbia Mosè si presenta al faraone, il cui nome non viene mai fatto, con un bastone non con una spada e il creare un campo di addestramento in terra di Egitto per un popolo schiavo è una ipotesi semplicemente fantastorica, mentre certo è che qualche forma di addestramento per gli ebrei sia avvenuto dopo il passaggio del Mar Rosso, perché nel suo cammino verso la terra dei cananei gli ex schiavi di battaglie ne hanno sostenute e vinto parecchie.
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