Citofonare Mangiacavallo il mistero della comunione dei santi
Citofonare Mangiacavallo
Leggendo sui social la storia di Maria Chiara Mangiacavallo,
i cui genitori conobbi, diversi anni fa in Sicilia prima di trasferirmi definitivamente in Umbria,
vedendo la loro forte testimonianza ai suoi funerali e la testimonianza di un intera chiesa,
mi è venuta in mente una delle canzoni del movimento dei focolarini,
che si cantava all’offertorio, durante la Messa, diversi anni fa quando ero ancora adolescente,
ma che purtroppo non è entrata nel patrimonio delle canzoni liturgiche che si usano nelle parrocchie.
![citofonare mangiacavallo](https://i2.wp.com/www.claudiopace.it/wp-content/uploads/2015/04/citofonaremangiacavallo-300x169.jpg?resize=300%2C169)
Gen Rosso
Era una delle canzoni del Gen Rosso, il cui testo riportava i versi, adattandoli un po’ alla musica, di Chiara Lubich:
Se soffri e il tuo soffrire è tale,
da non poter parlare,
da non poter capire,
amico, ricorda il suo dolore,
ripensa al sacrificio di Cristo sull’Altare.
La sua, la nostra Messa, il mondo non capirà, è troppo grande da capire il dolore offerto per amore.
Il testo poi riprendeva con un richiamo al capitolo tredicesimo della lettera ai Corinzi quel famoso inno alla carità,
in cui si afferma la vanità di ogni azione, la più bella ed eroica possibile, se non si ha la carità, se, in altre parole se non si ama:
Amico puoi fare tante cose, offrire le ricchezze e tutto ciò che hai,
ma sempre la voce del dolore più forte di ogni voce al Padre arriverà.
La sua, la nostra Messa, il mondo non capirà, è troppo grande da capire il dolore offerto per amore.
[youtube]http://youtu.be/e-bnmGFG0iA[/youtube]
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