Armonizzare l'atmosfera

Alatri miracolo eucaristico post conciliare correva l’anno 1228

Alatri miracolo eucaristico post conciliare correva l’anno 1228

Alatri miracolo eucaristico

Correva l’anno 1128 al soglio di Pietro, siede Papa Gregorio IX, un papa che conobbe e protesse,  prima ancora di diventare papa, San Francesco, e che seguì la parte più difficile del ‘movimento francescano’ quella che segue la morte del fondatore, e che per un certo periodo ebbe protagonista frate Elia, anche lui conosciuto quando era solo il cardinale Ugolino da Ostia protettore dell’ordine francescano.

La chiesa aveva celebrato qualche anno prima (1215) il concilio Lateranense IV proclamando la transustanziazione che spiega molto bene il catechismo della Chiesa Cattolica: “la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del Suo Sangue. Questa conversione si attua nella preghiera eucaristica, mediante l’efficacia della parola di Cristo e dell’azione dello Spirito Santo. Tuttavia, le caratteristiche sensibili del pane e del vino, cioè le «specie eucaristiche», rimangono inalterate.” (CC 1376)

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Pensiero Litanico — Ti penso perché …

Pensiero Litanico — Ti penso perché …

Pensiero Litanico

 

Ti penso perché ti amo immensamente

ti penso perché mi hai rapito il cuore e la mente

ti penso perché, come il temporale d’estate,

ti ho veduta improvvisamente

e da allora ascolto qualunque cosa diciate.

 

Ti penso affannosamente come un drogato

ti penso perché sei l’unica rosa che ho amato

ti penso perché hai mutato ogni cosa

ti  vorrei, qui  e ora, mia amica e mia sposa

e ciò renderebbe la nostra, strepitosa,

 

Ti penso perché quando il globo fu creato

ti penso perché quando il mare dalla terra fu spartito

ti penso perché quando nelle acque aleggiava la Ruah

ti divertivi a dirigere ovunque il suo ansimare

e diventasti l’ispirazione pura per cui creare.

 

Ti penso perché sono come il primo uomo addormentato

ti penso perché sei come uscita dal mio costato

ti penso perché senza la tua presenza

ti pare che il mondo giri senza l’essenza

e il tuo mancare si sente forte come assenza.

 

Ti penso perché vorrei girarti intorno

ti penso perché della mia vita non sei un contorno

ti penso perché sei invece la pietanza principale

ti vorrei mangiare a pezzo a pezzo

e non finire mai il mio pranzo regale.

 

Ti penso perché non so più quel che scrivo

ti penso perché non so più se ragiono

ti penso perché sei come il corso del rivo

ti seguo seppure piccolo e tortuoso

e cosa darei per scrutare il tuo sguardo pensieroso.

 

Ti penso perché non si può sempre accelerare

ti penso perché al mio dovere non manco

ti penso sono costretto a frenare

ti stringo mentre guardiamo il Cuore Eterno

e contempliamo, incise, le nostre iniziali.

 

Claudio Pace Blogger con slicenza poetica Terni 16 Agosto 2015 su Pensiero Litanico – Ti penso perché …

Pensiero Litanico

Ferragosto ternano la Pasqua dell’Estate in una Terni con pochi autoveicoli

Ferragosto ternano la Pasqua dell’Estate in una Terni con pochi autoveicoli

Ferragosto ternano

Ferragosto Ternano twitter
Ferragosto Ternano Un tweet buttato li sul trend #FestaDelGelato in pochi minuti ha fatto quasi cinquemila accessi. Twitter è fatto così alle volte si cercano cose rilassanti, parlare di cucina più che di politica o di cultura … specie a Ferragosto 😉

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Cristo Misterioso Via e Verità nel labirinto della Nostra Vita

Cristo Misterioso Via e Verità nel labirinto della Nostra Vita

Cristo Misterioso

Alcuni pensieri sparsi di fronte al Cristo Misterioso nel Labirinto che si trova in una stanza interna del chiostro di San Francesco di Alatri (Frosinone). 

Tu, Cristo Misterioso, sei al centro del labirinto e non vi è un mostro crudele.

Tu, Cristo Misterioso, offri la tua carne in pasto agli uomini e non è la carne degli uomini che deve essere data a te per nutrirti come accadeva per il mitico Minotauro di Cnosso, che racchiuso nel labirinto dell’Isola Cretese, si nutriva della carne e del sangue di giovani vite innocenti.

Tu, Cristo Misterioso, ci indichi una via, ci fai percorrere una strada che gira, gira, senza di te, non porta da nessuna parte, perché non c’è uscita, sei tu l’unica vera uscita del Labirinto Vita.

Tu sei la via, tu sei la verità, tu solo puoi dire di te:

“Io Sono

Io Sono la Via, la Verità e la Vita

Io Sono la Verità nella Vita e la Vita nella Verità

Io Sono la Vite e voi siete i miei tralci se rimanete in me porterete frutto

Io Sono la resurrezione e la Vita che otterrete mangiando la mia carne e bevendo il mio sangue

Io Sono la Vite e voi siete i miei tralci se rimanete in me porterete frutto

Io Sono la Verità nella Vita e la Vita nella Verità

Io Sono la Via, la Verità e la Vita

Io Sono”.

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Estate pensieri estivi da un trend twitteriano #lamiapiazza

Estate pensieri estivi da un trend twitteriano #lamiapiazza

Estate

Come estranea non solitaria e frettolosa viandante

mi passasti davanti nel #lamiapiazza

incantandomi con la tua beltà.

 

Beltà troppo bella e sfuggente,

se volgessi il mio sguardo verso essa

dovrei socchiudere gli occhi

perché è come il sole ed è pericoloso guardarla.

 

Sole di cose che non possono più ripetersi:

Un treno perduto;

Una porta chiusa;

Un sogno svanito nel nulla.

 

Estate calda e soleggiata,

estate calda e afosa,

estate che non dai tregua ai miei pensieri di amore.

 

Estate che non plachi il mio tormento che mi tormenta,

e che come un pensiero ossessivo si ripete in un loop infinito

diretto verso l’eternità.

 

Ed è il tuo volto,

ed è il tuo nome

ed è il tuo sorriso

ed è la tua voce che chiama il mio nome per una cosa banale,

ma lo chiama, il mio, il nome, la tua voce di amante.

 

E tu sorridi del mio imbarazzo,

mentre mi chiedo se sto vivendo un pezzo di realtà o è  tutto un sogno.

 

Sogno reale o realtà immaginaria,

ossimoro di sentimenti e di significati reconditi

e nascosti di frasi senza senso ma non insensate.

 

Sto perdendo la strada maestra, sto perdendo la voce.

 

La ragione si allontana da me e si accavallano dentro i pensieri e le parole,

e mi si cela nuda la mia anima come quella di un vecchio insensato.

 

Oh Mio Adonai fammi ritornare bambino!

 

Come vorrei ritrovami piccino

nella pineta di Roio a giocare con gli altri più grandi di me,

mi pare di sentire ancora il fresco del bosco,

l’odore degli alberi e la polvere alzata dalla corsa.

 

Non sono a casa, sono molto lontano

e gioco e corro e so di sognare

mentre non cerco più di capire cosa sto vivendo

o immaginando di vivere.

 

Perché il mio cuore quando ti incontra accelera i suoi battiti

e  la fronte comincia a sudare senza controllo senza ritegno?

E non è il caldo di fuori è il fuoco di dentro

 

Ma tu sei tanto distante,

distesa forse sotto l’ombrellone di una ignota spiaggia

a leggere un libro di Kafka  e a sentire lo spruzzo delle onde

e la brezza che dal mare rinfresca l’ isola lontana.

 

Il pensiero di te, dovunque tu sia, qualunque cosa tu faccia,

mi fa tornare bambino, mi spinge ad offrirti al Cielo,

come una rosa strappata dal mio giardino.

 

Sei come una delle tante rose del Sharon lontano,

ma sei unica, la più bella e ti colgo

e ti alzo verso l’azzurro più intenso

verso il sole accecante che mi brucia la pelle

e la fa diventare sempre più nera.

 

E tu nella valle incantata di EnGaddi

fai lo stesso con un minuscolo giglio

mentre attendi che il seme che qualcuno al mattino

ha buttato nel profondo del tuo terreno

finalmente fiorisca.

 

Claudio Pace Blogger Terni 9 Agosto 2015  Vigilia di San Lorenzo Anniversario della distruzione di Nagasaki su Estate pensieri estivi da un trend twitteriano #lamiapiazza

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