Cella Sopravvivenza per sopravvivere anche nelle case antiche
Cella Sopravvivenza
Ricevo da un amico di ingegnere e volentieri pubblico …
Molto graditi commenti, favorevoli e contrari, all’idea espressa nella lettera che segue.
Lettera
I recenti terremoti che stanno affliggendo il centro Italia, il pericolo di crolli e naturalmente i rischi per le vite umane mi hanno fatto pensare ad una possibile contromisura per chi vive in zone limitrofe a quella interessata ed è a rischio nell’eventualità di scosse forti, abitando magari in case non antisismiche magari antiche.
Un’idea molto semplice che mi è venuta dai consigli che vengono dati sui comportamenti in caso di terremoti, uno dei quali è di ripararsi sotto a tavoli o strutture che siamo in grado di proteggere dai crolli.
Cella Sopravvivenza la struttura
Si tratterebbe di realizzare una (o più) celle di sopravvivenza all’interno dell’abitazione. Una cosa molto semplice.
Utilizzando i tubi innocenti (quelli che abitualmente si usano per le impalcature che sono sufficiente mente robusti) si potrebbe realizzare un parallelepipedo intorno al proprio letto che potrebbe fornire una certa protezione in caso di crollo, sicuramente maggiore di quella offerta da un tavolo o da un ricovero improvvisato.
Naturalmente la cella di protezione potrebbe essere costruita anche in altri ambienti, ho pensato al letto sia perché passiamo nel letto una buona parte del tempo che stiamo a casa e quando siamo a letto è anche più difficoltoso raggiungere una uscita, ma ovviamente può essere usata come ricovero anche per il giorno.
Ho deciso di condividere questa idea anche se non sono sicurissimo della sua validità, perché potrebbe comunque essere un sistema di salvaguardia e contribuire a salvare vite umane.
Il disegno
In figura uno schizzo di una rappresentazione schematica su come realizzare la cella; naturalmente si possono disporre i tubi in maniera diversa secondo anche gli ingombri e il grado di robustezza e protezione che si vuole raggiungere.
Claudio Pace Terni 14 Novembre 2016 su Cella Sopravvivenza
Precursori sismici Si possono prevedere i terremoti? Diversi punti di vista
Precursori sismici
Nella playlist su you tube le relazioni del pomeriggio Lenr&creato precedute dal saluto dal Brasile del teologo Francesco Bindella a cui è seguita la lettura del Cantico di frate Sole da parte di Alivero Nicacci.
Seguono nella stessa PlayList:
l’intervento di Stefano Calandra, che espone la sua teoria astrale che correla la posizione del sole, la luna e gli altri pianeti con i sismi.
l’intervento degli esperti Paolo Felici e Gian Domenico Marchi dell’istituto Bendandiano
l’intervento sulla prevenzione in edilizia dell’Ing. Roberto Radicchia e dell’esperto statistico Roberto Paggi
Clicca QUI per la playlist degli interventi di Alberto Carpinteri all’Enea sullo stesso argomento.
“Pomeriggio Lenr e Creato” (Carismi e Scienza per la Salvaguardia del Creato) dal titolo: EARTHQUAKE (Terremoto) I PRECURSORI SISMICI i terremoti possono essere previsti? Esperienze, idee e teorie a confronto.
Data e Luogo
L’evento si è svolto Sabato 17 Dicembre presso la sala delle Fonti Medicee, Piazza Garibaldi 12 Santa Maria degli Angeli ad Assisi.
Sala che si trova proprio di fronte alle Fonti Medicee che costeggiano la Basilica di Santa Maria Degli Angeli.
Di fronte l’edicola di viale Patrono d’Italia vicino l’Hotel Porziuncola. (Clicca QUI per vedere la sala con street view).
Clicca QUI oppure QUI per visualizzare le modalità per raggiungere la Sala Medicea che si trova proprio di fronte alle fontanelle che costeggiano la Basilica di Santa Maria degli Angeli in viale Patrono d’Italia subito dopo la fermata dell’autobus. Foto di Angelo P.
Il teologo Alvierio Nicacci, Roberto Paggi Statistico con la moglie – Foto Angelo P.
L’ing. Alberto Radicchia sulla prevenzione dei terremoti – Foto Angelo P.
Stefano Calandra illustra i dati celesti del cielo durante il terremoto di Haicheng del 3 febbraio 1975 per rispondere ad una mia richiesta estemporanea Foto Angelo P.
Paolo Felici illustra con passione la sua passione per lo studio delle onde sismiche Foto Angelo P.
Gian Domenico Marchi dal virtuale al reale comunica la sua passione per lo studio dei sismi Foto Angelo P.
Programma svolto
Dopo la registrazione e i saluti iniziali (15.30-16.00) alle ore 16 sul tema dei terremoti e dei precursori sismici sono intervenuti l’insegnante Paolo Felici (Clicca QUI per il video) che ha raccontato la sua esperienza di controllo e divulgazione tramite i social media dell’attività sismica in corso nel centro Italia e l’ingegnere Roberto Radicchia.
Quest’ultimo in particolare ha approfondito la questione del significato dei criteri di costruzione anti sismica per come è intesa oggi dalla legge italiana e cioè che al verificarsi del sisma viene garantita l’incolumità fisica delle persone che possono abbandonare incolumi l’abitazione colpita.
Ha partecipato all’incontro Stefano Calandra(Clicca QUI per il video) al quale sono state date le coordinate temporali precise (luogo, giorno e ora) di un terremoto avvenuto in Cina nel 1975, verificando l’allineamento dei pianeti che si sono verificati come verifica della teoria che mette in relazione i terremoti con le fluttuazioni di forza di attrazione gravitazionale dei corpi celesti vedi anche Così la luna può influenzare i terremoti.
Pagina seguente
Nella pagina seguente alcune foto del cielo di Greccio e le slide di un mio precedente intervento riepilogativo di alcune teorie esistenti in materia di previsione dei terremoti.
Continua il tempo della Misericordia ovvero della Sovrabbondanza
Continua il tempo …
Carissimi amici,
è praticamente finito l’anno santo della Misericordia e, con tutte le difficoltà sopravvenute dopo il sisma di Norcia, siamo riusciti a celebrare egualmente la terza ‘Festa della Mia Parola’ nell’ambito del Giubileo della Misericordia voluto da papa Francesco.
Ieri nell’aula magna nella Pontificia Università Lateranense, si è tenuto un convegno assai particolare dal titolo già molto suggestivo: ‘Core Values’.
Molto chiaro anche il sottotitolo: La trasmissione dei valori nell’era digitale.
In effetti la traduzione letterale del termine ‘Core Values’ è ‘valori fondamentali’, e il convegno a parte il saluto iniziale del rettore Mons. Del Covolo e la conclusione finale di Mons. Ruiz, segretario della nuova segreteria per le comunicazioni voluta da Papa Francesco è stato un convegno tenuto da laici, di personalità di spicco del mondo dell’imprenditoria digitale internazionale e del giornalismo estero.
Partecipazione personal e luoghi santi
Tra le gente del pubblico, molte persone interessate a capire un po’ di più di questo modo digitale dove ci siamo immersi senza nemmeno renderci conto, compreso il sottoscritto che ha approfittato della giornata romana però, per varcare una delle porte sante della città di Roma, quella di Santa Maria Maggiore, che si trova nel percorso Stazione Termini, piazza del Laterano, che ho fatto per raggiungere la sede del convegno.
Al termine dello stesso ho raggiunto la vicina Scala Santa che si trova nella stessa piazza e che da tanto tempo desideravo visitare.
Un luogo quest’ultimo, messo in secondo piano dalla decentralizzazione e perifericizzazione delle porte sante, estremizzata nell’ultimo Giubileo della Misericordia, ma di grande interesse per la storia e per l’attualità perché in esso Lutero maturò la sua convinzione di riformare la chiesa, riforma che avvenne proprio cinquecento anni fa e che spaccò e divise la chiesa ma nel contempo la costrinse a riformarsi mediante il Concilio Tridentino e un cammino che è proseguito con il Concilio Vaticano II e che prosegue tutt’oggi con il magistero di Papa Francesco.
I Core Values
L’impressione che ho avuto ascoltando le relazioni e i filmati, è che il mondo digitale rappresentato ieri dai relatori vede il Cristianesimo come una religione come le altre, che le domande che può porsi un utente della rete è su come conoscere il Cristianesimo, come convertirsi al Cristianesimo, etc. mentre quella che può porsi la Chiesa è come veicolare meglio il proprio messaggio, come è emerso nella discussione su un filmato dove Papa Francesco sensibilizza l’opinione pubblica sul problema dell’accoglienza dei profughi e dei migranti.
Si sono visti filmati di un apparecchio lanciato in Brasile per controllare il livello della droga e dell’alcol nei guidatori, della pubblicità sulla donazione del sangue fatta da una squadra di calcio brasiliana, sul premio Nobel per la Pace Malala, sulla destinazione di una vasta area del Bhutan per garantire l’habitat delle tigri.
Filmato quest’ultimo che ha fatto sorgere qualche perplessità ad un relatore egiziano in quanto nelle regioni dell’Africa e del Medio Oriente ci sono per i Cristiani e non problemi molto gravi che vanno presi in considerazione insieme a quelli del giusto impegno per il mondo della Flora e della Fauna.
La Chiesa non è una ONG
Se non altro quanto sentito è una risposta ad un ipotetica domanda che la Chiesa potrebbe porre al mondo digitale: ‘Cosa dice la gente che io sia?’.
Si capisce così quanto i discorsi di Papa Francesco ancora non sono state metabolizzati, per esempio quello in cui ribadisce che la Chiesa non è una associazione filantropica, non è una ONG.
Parola di Dio trascurata
Sarebbe stato molto utile, e sicuramente lo si farà in seguito, fare focus sul fatto che già nel mondo cattolico che partecipa alla rete, ma più in generale nel mondo stesso c’è una fame e sete della Parola di Dio, non intesa solo come una ripetizione di belle preghiere o di brani stessa della Bibbia, dove la rete non da alcun valore aggiunto, ma di testimonianze concrete e dei valori trasmessi dalle tante presunte apparizioni, messaggi e profezie che andrebbero prima vagliate dalla Gerarchia e che invece sono più diffuse di quanto ci si possa immaginare.
Anche questa potrebbe essere Parola, potrebbe essere Parola di Dio trascurata o parola di Dio inquinata, qui il problema è proprio di Core Values e della loro trasmissione che avvenendo senza il necessario vaglio rischia di essere vanificata, di non soddisfare quella sete e fame di Parola di cui parla il profeta Amos (8,11) :
Ecco, verranno giorni, – dice il Signore Dio – in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane, né sete di acqua, ma d’ascoltare la parola del Signore.
Claudio Pace Terni 5 Novembre su Core Values
( Clicca QUI per leggere i miei twit dell’hashtag #CorValues e QUI per le notizie sul convegno Kairos spostato da Norcia a Terni )
Poesia Essenziale di fronte alle nuvole di un paesaggio umbro
Poesia Essenziale
Da un po’ di tempo Facebook ha messo su una funzione che propone ai suoi utenti dei post pubblicati anni prima chiedendogli se vuole condividerli, tra questi queste stille di poesia che ho voluto inserire anche nel blog insieme alla foto con cui l’ho postata ben cinque anni fa.
Una poesia che mi piace chiamare essenziale non solo perché formata da pochi versi ma anche perché parla dell’essenza dell’essere “Tu”.
Già, ed è un concetto ben chiaro nella Teologia Cristiana, tutto è un nato da un “Io” Dio, che si fa “Tu” senza smettere di essere Dio.
Teologia essenziale
La Generazione del Verbo come una immagine identica alla Figura che lo ha generato come un’Eco di Voce che dice lo stesso Nome e che pertanto è ha stessa natura senza essere la stessa persona, generata e non creata, perché non appartiene ad una dimensione diversa.
Non entra nel Tempo e Nello Spazio ma rimane in un ‘Non Tempo’ e ‘Non Spazio’ che si rende però comprensibile a chi vive nello Spazio e nel Tempo, mediante la Rivelazione del Roveto, rivelazione compiuta quando la Voce della Parola incarnata pronuncia il Nome: Io Sono!
Nome Divino
Tra i tanti Nomi possibili la Parola di Dio , sceglie ciò che è essenza della Parola, il Verbo, e del Verbo il più semplice ed essenziale l’Io SoNo, a noi non resta che sperare di potere cantare il Suo Nome con Inni Onoranti, Suoni Onoranti, Note Onoranti come imparato dalla Spiritualità di Franca Cornado.
Questo il senso del “Tu Sei” finale della Poesia Essenziale.
Ne parleremo sabato prossimo al Cenacolo San Marco a Terni.
Claudio Pace su Poesia Essenziale 5 Novembre 2011 ripescata da Facebook