Aspetti Clinici della Passione di Cristo Giovedì 30 Marzo alle ore 15 Univ. Medicina a Terni
Aspetti Clinici
Su questa pagina gli aggiornamenti del convegno cominciando dai filmati.
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Armonizzare l'atmosfera
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Canto Mediocrano
Un mio amico baritono, dottore e critico musicale, mi ha postato sul mio diario di Facebook un link su una denuncia di Papa Francesco circa il Canto mediocrano ovvero la mediocrità della musica sacra che si ascolta nelle chiese.
Una denuncia che non deve passare liscia come qualcosa di ineluttabile, come qualcosa per la quale non possiamo fare nulla … a seguire il testo del suo messaggio che riporto parola per parola, perché lo condivido parola per parola.
Alla Scuola Pontificia di Musica a Roma si studia il Canto Gregoriano solo teoricamente.
Non esiste un Corso di Canto per insegnare agli studenti le basi cognitive del canto e della tecnica. Altrettanto nei seminari e nelle facoltà di Teologia non esiste un Corso di apprendimento tecnico per la voce parlata e cantata altamente necessario per i futuri preti.
Da anni ho inoltrato delle proposte allegando contenuti dottrinari e programma analitica adeguatamente calibrata per tali percorsi iniziatici senza alcun esito favorevole da parte dei responsabili.
In questo modo, durante le messe, la Parola di Dio manca di … proclamazione perché detta frettolosamente e senza alcun impegno di eloquenza spirituale.
E i risultati in materia di coscienza e fede si notano inevitabilmente nelle chiese vuote di pubblico tranne la domenica quando si riempiono appena a metà.
Quello che ha detto Papa Francesco e che ha ribadito il dottor Stephan Poen, è una delle grandi incompiute del Concilio Vaticano II che nella COSTITUZIONE SULLA SACRA LITURGIA SACROSANCTUM CONCILIUM al punto 116 recita:
La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della liturgia romana; perciò nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, gli si riservi il posto principale. Gli altri generi di musica sacra, e specialmente la polifonia, non si escludono affatto dalla celebrazione dei divini uffici, purché rispondano allo spirito dell’azione liturgica, a norma dell’art. 30.
La Chiesa Cattolica sulla spinta del Concilio Vaticano II è stata così zelante nel mettere a bando il Latino a favore delle lingue, per far comprendere meglio la Parola, forse troppo, su questo punto invece non c’è stato uguale zelo.
Dietro la questione del canto mediocrale nella musica sacra che deve essere piano piano bandito, meglio il silenzio che il canto fatto male, si cela una questione non secondaria della Fede Cristiana, l’Annuncio della Parola, il Kerigma, la fede.
Senza le opere la fede è morta, se il canto mediocrale è l’opera della nostra fede, chiediamoci veramente se la nostra fede non sia … moribonda.
E senza farsi inutili sensi di colpa, cominciamo a cambiare, facendo formazione, anche usando i nuovi media, quanta musica stupenda e gratuita c’è su you tube, Gregoriano, polifonico e altri generi che se non sono musica sacra, come l’Opera e la musica classica, ci aiutano comunque ad affinare il nostro gusto musicale e a contagiarlo come fosse la Parola di un Dio che all’uomo oltre la Parola, anzi nella Parola ha voluto offrire la sua Musica.
Già nello stesso Nome di Dio, quello del Roveto, Io_Sono Colui_Che Io_Sono, c’è una musica sacra, la più alta, il Suono dell’Io Suono.
Immagino che questa Musica Sacra, nulla a che vedere con il Canto Mediocrale, sia stata presente in quel tremendo grido che l’IO SONO, Gesù Crocifisso, ha emesso prima di restituire lo spirito al Padre.
Ecco quel grido che avvolto dall’Alone dello Spirito Santo è giunto con il suo spirito nel Cuore del Padre, attraversando l’intero universo, è quello che dobbiamo pensare quando pensiamo alla musica sacra.
All’Armonia, al suono che lo Spirito fece sentire alla sua Chiesa il giorno di Pentecoste dobbiamo ispirarci, vergognadoci e chiedendo perdono del nostro canto mediocrano, a cui spesso è corrisposta una fede mediocre, una fede astratta che deve invece diventare fede atta a partire dal nostro modo di pregarLo, al nostro modo di lodarLo, di cantarLo.
Claudio Pace sul Canto Mediocrano
Don Livio Perticoni Assisi 15 Ottobre 1942 + Fano (Ospedale di Fossombrone) 24 Febbraio 2017 nella foto accanto a Francesco Bindella il primo ad intervenire nella presentazione del libro di Francesco Bindella ‘Boanarges i Figli del Tuono‘ :
Quando il Signore vi lascia orfani in un impresa è perché fa presa, mi diceva una amica di Don Livio e mia, Franca Cornado , all’aeroporto di Punta Raisi, non pochi anni fa …
E in effetti quando sacerdoti come Don Livio Perticoni ci lasciano, per cambiare casa, dalla terra al cielo, ci sentiamo tutti un po’ più orfani.
Don Livio o Don Andrea, come era il suo nome originale, monaco benedettino in San Pietro Assisi, poi sacerdote diocesano ha sempre avuto un forte interesse nello studio dei carismi straordinari, delle profezie, dei messaggi della Madonna, ha vissuto alla lettera i consigli che Paolo dava alle chiese che fondava o faceva crescere in tutta l’area del Mediteranneo:
‘Non Disprezzate le profezie, esaminate ogni cosa è ritenete ciò che è buono’. 1Ts 5,20
Qualche volta, dico la verità ci addentravamo in discussioni apocalittiche, nelle quali elogiavo il suo sentire vicino l’approssimarsi degli ultimi tempi, del verificarsi delle profezie, dei molti messaggi della Madonna che partendo da Fatima invitavano e invitano la chiesa e il mondo a convertirsi a Dio ma lo invitavo fraternamente a non fare mai date per la semplice ragione che il compimento delle profezie non è mai sganciato dall’agire degli uomini.
Pur con le difficoltà del suo stato di salute Don Livio, cercava di non mancare mai agli incontri che organizzavamo.
A Valledacqua nel 2015 ha celebrato la Messa il 29 Agosto ricordando il giorno della fondazione del MC ad Assisi il 29 Agosto.
A Loreto e Assisi per le due celebrazioni della ‘Festa della Mia Parola’ durante l’anno santo della Misericordia era lì, in prima fila.
La sua vita , nonostante l’età, era un susseguirsi di tanti progetti, correre di qua e di là dove c’era bisogno di lui, partecipare alla vita della rete, celebrare la Santa Messa ed aiutare in parrocchia con le confessioni sebbene l’età e la salute gli avrebbero consigliato di riposare.
Centro Studi Il Presidio
Poi la lunga malattia ha cominciato ad avere il sopravvento, i ricoveri, la cure che ormai non davano più effetto, il momento di prepararsi a quell’ incontro con il Cristo che ha tanto annunciato, in compagnia della Santa Vergine alla quale aveva dedicato tanti rosari e di … Santa Teresa D’Avila.
Questa infatti è la patrona di coloro che studiano la mistica, i carismi straordinari.
Chi meglio di lei, dottore della chiesa, che aveva vissuto con coraggio e forza i suoi carismi, a partire da quello di fondazione passando per quello dell’orazione mentale, si può considerare patrona dello Studio dello Straordinario?
Don Livio Perticoni, ringraziandomi degli auguri di buon compleanno, me lo ricordava con orgoglio, sono nato nel giorno in cui si festeggia Santa Teresa D’Avila.
Riposa in pace Don Livio e possa tu avere un grado di gloria in più in paradiso per queste nostre piccole povere preghiere!
Claudio Pace 28/2/2017 su Don Livio Perticoni
Internet Patron
St. Peter and St. Paul are the patrons of Rome, St. Ambrose is the patron saint of Milan, Valentine of Terni … but Internet, a large city as the whole world is, hasn’t a patron.
It looks like that an high Vatican prelate wants to fill this gap, proposing the venerable Carlo Acutis as patron of the Internet!
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Sorella Acqua CLICCA QUI per vedere i filmati fino ad adesso raccolti
https://www.youtube.com/playlist?list=PLK40E5JdJBZQ1pXBFrTncoH2Ts85KBvxZ
In una bellissima giornata di sole, al Santuario di Greccio abbiamo letteralmente vissuto una giornata dello spirito in un luogo dello spirito.
Abbiamo parlato di Acqua, cominciando dalla valle reatina, che prima della bonifica avvenuta un secolo fa più che valle era un lago e con Roberto Marelli ci siamo immersi in secoli di storia e proto storia che ci sono serviti a capire dove veramente eravamo …
Con Sergio Dotto invece abbiamo fatto un salto alle Cascate delle Marmore seguendo la storia della centrale idroelettrica di Rieti assorbita poi dalla centrale di Papigno della quale è diventata una sottostazione.
Sergio ci ha fatto vedere tutte le tracce rimaste della sua presenza nei pressi della Cascata delle Marmore e le foto dei macchinari che usava prese da una altra centrale leggermente più grande.
Poi con Carlo Piccioli abbiamo fatto una full immersion spirituale sulla relazione del Nome di Dio del Roveto, essenzialmente legato al fuoco e alla Misericordia di Dio legata all’acqua, non appena mi giunge il testo della relazione lo posterò su questa pagina, nella play list per adesso c’è solo la prima parte del suo intervento.
Infine la mia relazione sull’Acqua nella spiritualità di Franca Cornado ultima del filmato nella playlist e di seguito il file con la relazione scritta.
Nel corso della relazione ho citato il balcone degli innamorati della Cascata delle Marmore e una poesia di San Giovanni Paolo II sul pozzo, eccone il link con il rimando al filmato di Monica Vitti:
http://www.claudiopace.it/pozzo-e-poesia-dellincontro-di-karol-wojtyla/
Tra le persone intervenute tra il pubblico, Roberto Carelli, che approfittando di una pausa dei lavori, ha potuto presentare l’attività e le richieste del comitato civico per il Teatro Verdi di Terni purtroppo chiuso da anni in attesa di restauro.
Man mano che mi giunge nuovo materiale lo posto … mentre nella pagina seguente l’annuncio dato prima del convegno con la locandina.