Corona Virus
Il riposo domenicale
Non possiamo negarlo, la pandemia in corso, dovuta alla diffusione del corona virus, anche se per breve tempo speriamo,
sta cambiando non solo le nostre abitudini di vita, ma anche il nostro modo di pensare, di essere, di vivere, perfino di pregare.
I sacerdoti che celebrano senza i fedeli laici e che diffondono le loro celebrazioni in streaming consentendo solo la ‘comunione spirituale’
quando mai si poteva immaginare, eppure in tempo di corona virus è realtà, questa Pasqua, salvo miracoli, sarà una Pasqua Virtuale!
Tra le tante ‘piccole notizie’ che leggevo la decisione di una nota catena di supermercati di chiudere la domenica,
consentendo al personale ultra stressato quasi come quello di un ospedale, ad avere almeno una pausa di domenica,
pausa che da molti anni gli era stata negata, per non perdere quei soldi in più che solitamente si fanno la domenica.
Quello che non ha potuto fare né la chiesa, né la politica, lo sta facendo una pandemia:
permettere ai lavoratori e soprattutto alle lavoratrici di vivere la domenica insieme ai propri familiari…
La famiglia, quante persone stanno vivendo accanto alle persone che amano tanto tempo,
come mai gli era capitato prima, quanti bambini stanno accanto a papà e a mamma,
come fosse una guerra, dove l’arma del nemico è davvero piccola praticamente invisibile.
Il Nemico invisibile
Invisibile come il materiale radioattivo fuoriscito dalle centrali elettriche di Chernobyl e Fukushima o come il batterio della peste.
Si dice che la peste del 1346 venne portata in Europa dai genovesi che fuggirono con le loro navi dalla loro fortezza in Crimea
conquistata dai mongoli mediante l’uso di cadaveri appestati catapultati dentro come arma micidiale.
Ogni porto toccato dai genovesi divenne l’inizio di un focolaio che flagellò l’Europa per circa nove mesi e sterminò quasi un terzo della sua popolazione del tempo.
La vita vale più del mercato
Di fronte ai primi numeri che vengono dall’esplosione della Pandemia, la prima reazione di chi comanda, è sempre quella di minimizzare,
di mettere al primo posto le ragioni di ordine economico, rispetto a quelle della salvaguardia della vita umana,
adesso sembra normale che si sia bloccato il mondo dello sport e il mondo della scuola, ma quanto si è esitato a prendere velocemente queste decisioni.
Ora è il momento di decidere se bloccare anche il mondo del lavoro almeno nella sua parte non strettamente necessaria alla sopravvivenza, alla vita,
posticipando a dopo il problema del ripristino della normalità, di preoccuparsi di far ripartire la macchina del lavoro e di ripagare i numerosi debiti contratti.
Chi va a lavoro, e non solo il personale medico e paramedico, rischia ovviamente di più di chi sta in ‘lock down’
e si sa lo smart working non si improvvisa, chi può lo fa ma non tutti possono.
Il nemico invisibile, si annida in una gocciolina di liquido, può non farti nulla,
ma se una volta infettato vieni a contatto con altri, specie se anziani o ‘deboli’, questi altri possono anche morire,
e allora smettere tutti di lavorare?
E se questo compromettesse non solo il tuo lavoro ma quello di tutta la tua comunità, non vale la pena rischiare?
Sono domande drammatiche che non avremmo mai pensato di farci in un epoca in cui si prospettano accanto alla pandemia,
la crisi economica, la siccità dovuta ad un inverno poco invernale,
e che potrebbe avere conseguenze drammatiche in termini di approvvigionamento alimentare, in altre parole il rischio di una siccità.
Greta Thunberg e Bill Gates
Il corona virus ha scalzato dai social e dai media il nome di Greta Thuberg,
i suoi appelli a seguire la scienza, come se la scienza fosse una bibbia da seguire, una fede,
e non invece un confronto di opinioni come quello tra virologi ottimisti e pessimisti che adesso vede prevalere questi ultimi,
per la rapidità e il numero dei morti che avviene in un breve periodo di tempo
e in un contorno spaziale ben preciso, impedendo ogni confronto con altri gravi mali come la stessa influenza ordinaria e il cancro,
a cui ci siamo mediaticamente vaccinati.
Fatto sta che l’avversione di Greta per i trasporti è stata una sorta di profezia laica che si è verificata,
con una diminuzione pazzesca dei voli in tutto il mondo, ma anche dei treni e di altri mezzi di viaggio,
e anche se si ricomincerà, nell’inconscio collettivo l’aereo sarà come la barca dei genovesi un potenziale nemico del genere umano,
un trasmettitore veloce di strane pandemie che si sviluppano in paesi lontani.
Quanto all’attualità della parole di Bill Gates credo non ci sia da fare alcun commento
se non quello che non abbiamo ancora imparato a fare esperienza degli errori del passato,
il virus Ebola e la Sarx a quanto pare non ci hanno insegnato nulla, dopo la pandemia del corona virus impareremo qualcosa?
Chiedere a Dio la fine della Pandemia?
Papa Francesco in continuità con i suoi predecessori,
sfidando anche le critiche di chi poteva accusarlo di violare le leggi restrittive sugli spostamenti introdotte dai DPCM governativi in armonia
e non contro la costituzione italiana che nell’articolo 16 prevede la possibilità di limitarli per motivi di sanità e di sicurezza pubblica,
è andato a piedi in due celebri chiese di Roma
per invocare la fine della pandemia che colpisce l’Italia e il mondo, implorato la guarigione per i tanti malati, ricordato le tante vittime di questi giorni, e chiesto che i loro familiari e amici trovino consolazione e conforto.
Ha ancora senso questa richiesta a Dio? Significa allora che è colpa di Dio quanto ci accade di male?
O è ancora una superstizione medievale che ci serve per consolarci un po’
ma che solo la scienza con un vaccino o una buona medicina può ‘salvarci’ da questo e da altri simili mali?
Dio Padre e Madre
Per noi Cristiani che crediamo ad una logica delle cose ben espressa dal canto derivato da un Midrash ebraico ‘Alla Fiera dell’Est‘ la preghiera ha un senso,
con la sua resurrezione Cristo è diventato Signore della Storia, della storia di ognuno di noi,
di tutti gli uomini, per cui ogni cosa di bene o di male che accade Lui la vuole o la permette e in entrambi i casi per il nostro bene.
Dio è talmente Padre (e Madre) che per amore dei suoi figli, è disposto a cambiare, i suoi disegni, i suoi piani,
purchè questo sia per noi un bene maggiore, esattamente come noi padri ai nostri figli
che ci chiedono insistentemente diamo anche quello che non pensavamo di dare purché non faccia loro male
e siamo contenti di dargli soprattutto se il nostro dargli li farà crescere, gli farà capire il nostro amore per loro.
Basta leggere il racconto del libro di Giona per capire come Dio vuole cambiare,
ma vuole che in questo cambiamento ci sia un ruolo dell’uomo che ama immensamente come solo un Dio può amare,
lo ama talmente che se l’uomo testardamente non lo vuole, rispetta il suo desiderio per l’intera eternità…
Chiedete e vi sarà dato
Lo stesso Gesù nel suo discorso denominato ‘della montagna’ dal luogo dove fu pronunziato ribadisce il concetto:
[Mt 7,7] Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto;
[8] perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
[9] Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra?
[10] O se gli chiede un pesce, darà una serpe?
[11] Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!
Dunque ben venga la preghiera di Papa Francesco, dei cristiani, dei non cristiani, dei credenti e dei non credenti,
potrà essere accolta o meno, ma ci servirà a capire che la nostra felicità già qui ed ora, non è nella fine rapida o non rapida della Pandemia del corona virus,
nello scampare o meno alla morte dei nostri cari e di noi stessi,
ma nel conoscere quella luce di Dio che è dentro di noi, e che non abbiamo mai tempo di vedere perché troppo impegnati in tante cose che ci riempono ma non ci saziano.
A questo proposito può essere utile una preghiera che ho imparato da una signora di Brescia in questi giorni, di forza sostata per molti:
O Intensa luce del mio Dio,
vieni in mio aiuto, insegnami a parlare,
aiutami a tacere,
dirigimi nel camminare,
arrestami per sostare presso di te,
affinché ogni parola detta o taciuta,
ogni passo fatto o respinto,
tutto sia nella perfetta volontà di Dio,
tutti i tuoi caldi raggi, o Luce divina,
mi diano l’Equilibrio dei Santi
Buona Qua_resima
Terni 17 Marzo 2019 Claudio Pace sul Corona Virus