Costantemente Costanza con fra Vito D’Amato su Uomini e Donne
Costantemente Costanza
E così grazie agli amici del Comitato Articolo 26 e all’ospitalità dei parroci della chiesa di San Pietro a Terni, ieri, vigilia del Corpus Domini, in un colpo solo abbiamo avuto la possibilità di ascoltare insieme, fra Vito D’Amato e Costanza Miriano … https://goo.gl/photos/9v4WXMUa2XWvPw7F7
Nonostante le difficoltà iniziali dell’impianto audio, il Sabato Sera, il centro storico di Terni che brulicava di persone passeggianti per non so quale iniziativa e la finale di Champion Leaugue #RealAtletico in TV, la gente ad ascoltare costantemente Costanza 😉 e Fra Vito c’era, e devo dire che essendo stato tra il pubblico ed essendo stato molto attento a tutto, anche alle frasi che qualche persona diceva ad alta voce senza tema di interrompere, il feeling con i relatori c’è stato ed è stato molto forte.
Il tema è uno di quelli che scottano,Uomini e donne, differenze da valorizzare, la ferita della legge Cirinnà è ancora aperta.
Una legge strappata al Parlamento e al Paese con ben due fiducie e che pur di campare ha fatto sì che i criticissimi signori della minoranza PD non hanno avuto difficoltà veruna ad appoggiare un governo con persone come Verdini, che fino a poco tempo fa dipingevano come il male personificato.
Così gli interventi di frate Vito rivolgendosi alla platea, non per parlare di Chiara Corbello Petrillo in astratto, ma per parlare di argomenti concreti e scottanti, attingendo a piene mani dall’Amoris Laetitia di Papa Francesco ha voluto richiamare i presenti alla necessità di non essere enucleatori di principi astratti ponendosi sul piano del giusto e dello sbagliato, ma di entrare nella dinamica dell’incontro con il Cristo, e con le persone. Fra Vito ha ricordato casi molto concreti di militanti cattolici che quando si sono trovati loro a scegliere, non hanno avuto coraggio di essere coerenti ai principi, solo enunciati, praticando l’aborto!
E allora l’invito di Papa Francesco è quello di lavorare per togliersi bene le pagliuzze che sono nei propri occhi, ad essere autentici, a comprendere che maschi o femmine non solo si nasce, ma si diventa anche, tutte e due le cose insieme insomma. I principi ben spiegati da San Giovanni Paolo Secondo con quelle sue stupende catechesi sulla teologia del corpo e da papa Ratzinger, con i suoi principi non negoziabili, adesso con Papa Francesco vanno messi in discussione su ognuno di noi, che deve viverli, testimoniarli non accontentarsi dei principi astratti, la fede da astratta deve diventare fede atta!
Gli interventi di Costanza Miriano, devo dire per me sono un po’ difficili da sintetizzare, perché costantemente Costanza segue un filo logico non proprio adatto ai blogger maschi come me, parla in libertà quasi tra donne e donne, che erano la maggioranza dei presenti nella platea, e non nascondo che nei suoi continui riferimenti alla vita familiare, al tu ed io nella sua vita di coppia, non ho potuto fare a meno di pensare al ‘tu ed io’ della mia vita di coppia, di una coppia con qualche anno di più sulle spalle.
Scene come quelle delle pantofole fuori posto da dire o non dire al proprio marito, mi sono proprio familiari, l’ossessione del tutto in ordine per fortuna non è solo di Costanza, ma di tante donne, compresa mia moglie, ecco perché se papa Francesco riuscisse a dare più spazio al mondo femminile dentro la Chiesa Cattolica, essa non potrebbe che riceverne che bene, maggior pulizia, maggiore ordine …
E infine ci sono state le domande, quelle del pubblico, non molte solo tre e tutte maschili, sarà un caso?
La mia da blogger a blogger con un citazione biblica, dopo le tante belle citazioni bibliche di frate Vito, è stata per stuzzicare Costanza sull’attualità ricordandole un autenticata scorrettezza dell’Avvenire che il giorno dopo il Family Day del Circo Massimo ha messo un titolo che faceva intendere che lo scopo della manifestazione era quello di togliere solo la step child adoption quando invece la contrarietà per la legge Cirinnà e per i modi poco democratici con cui è stata imposta era totale senza se e senza ma.
Ed ecco la risposta:
[youtube]https://www.youtube.com/playlist?list=PLK40E5JdJBZT0-hO3GdcQ72XIfDwn_xw8[/youtube]
Per la cronaca la frase biblica che ho citato è ‘Quando sono scosse le fondamenta il giusto che cosa può fare?’ tratta dal salmo 10(11).
Mentre padre Vito di fatto ha fatto, parlando al pubblico con delle semplici domande, una bellissima catechesi su Genesi e sulla sentenza di Gesù delle richieste dei figli.
La sentenza di Gesù è questa, che si trova in Matteo e nel capitolo undicesimo del vangelo di Luca:
[11] Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe?
[12] O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione?
[13] Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”.
Frate Vito ha dato di questa un interpretazione assai interessante, riconoscendo il Maligno quale falso padre, il diavolo, che chiede a Gesù di trasformare le pietre in pane. Il male è rappresentato dalla scorpione, il bene dall’uovo un simbolo familiare agli ebrei, elemento essenziale tra gli alimenti simbolici della pasqua ebraica.
L’altra catechesi nascosta di padre Vito è stata sull’ultimo nome dato dall’Adam nei primi capitoli di Genesi e la risposta è Ish cioè se stesso che si è riconosciuto come tale solo quando da se stesso e stata tirata fuori lei, Ishà, la donna, carne della propria carne, è la differenza che determina l’identità! Evidentemente questo attacco alla famiglia e alla differenza tra uomo e donna, mette in discussioni le radici delle radici del Cristianesimo e dell’Ebraismo e anche dell’Islam stesso.
Terni 29 05 2016 Festa del Corpus Domini Claudio Pace Blogger su Costantemente Costanza
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