Armonizzare l'atmosfera

Covid2019 orgoglioso di essere italiano

Covid2019

L’Italia purtroppo ha conquistato e detiene il triste primato dei morti di Covid_19, ma è proprio così?

Intanto non c’è univocità nel modo di contare i morti e non sappiamo se in Cina abbiano davvero comunicato tutti i morti fin dall’inizio dell’epidemia che ufficialmente risale a Novembre del 2019.

Hanno messo a tacere i primi medici che davano l’allarme, figuriamoci se hanno dato subito pubblicità del numero dei morti.

In Italia poi conteggiamo tra i morti anche i ‘sospetti covid_19′ e data l’emergenza non si fa nessun verifica del caso, purtroppo è attualità, i morti vengono messi sui carri dell’esercito e cremati.

E non c’è certezza che nemmeno in altre parti d’Europa si siano contati bene ‘i morti’ mentre è certo che i contagiati sono meno di quelli che vengono contati perché non tutti sintomatici o meno, vengono ‘tamponati’.

Perché?

Ammesso comunque che deteniamo questo triste primato il punto cruciale è capirne il perché, anche se non fossimo i primi, perché tanti morti?

Perché siamo un popolo di anziani che abbiamo in comune con i cinesi il non avere fatto mediamente tanti figli?

Certamente se il virus colpisce prevalentemente gli anziani, qui da noi trova tante potenziali vittime che con grande difficoltà si possono difendere.

Il ‘lock down’ per loro, dovrebbe essere totale ma solo personaggi come la Regina Elisabetta o Silvio Berlusconi e pochi altri possono permetterselo, oppure dovrebbe essere imposto dal governo utilizzando l’esercito, ma servirebbe a qualcosa oltre che a rallentare un po’ l’andatura di quest’angelo sterminatore?

Continuare a lavorare

I cinesi sono già a lavoro, se smettessimo di lavorare completamente e per un periodo non proprio breve per non mettere in crisi la nostra sanità rischieremmo di avere grosse difficoltà in futuro per sostenerla, dobbiamo trovare il modo di continuare a lavorare nella massima sicurezza possibile senza fermarci troppo a lungo.

Esattamente come in guerra in cui si lavorava sotto le bombe…

con la differenza che questi virus non esplodono nell’ambiente esterno ma nel corpo umano.

Covid2019 e polveri sottili

Girano tante informazioni, fake e non fake,

la notizia che tra le concause possibili della letalità del Covid_19 ci sia l’inquinamento da polveri sottili mi pare assai plausibile.

Le polveri sottili potrebbero essere l’alleato più forte di questo invisibile nemico,

quindi il ‘lock down’ con l’eliminazione del traffico nei grandi centri urbani dovrebbe diminuirne la virulenza

così come le piogge primaverili che al momento in Italia non si vedono né si prevedono.

Sono scettico sulla possibilità di trovare un vaccino, il caso dell’HIV insegna,

un po’ meno sulla possibilità di trovare cure efficaci quindi queste ‘polveri sottili’

vanno combattute seriamente con misure molto più efficaci delle targhe alterne

o del blocco del traffico qualche giorno alla settimana.

Il Covid2019 Cambierà il nostro modo di vivere?

Sono più fiducioso sul fatto che i nostri costumi cambieranno,

sarà un caso ma in oriente il saluto con l’inchino e le mani giunte è un fatto tradizionale,

chissà magari è dovuto a precedenti esperienze pandemiche,

il bacio alla russa, l’abbraccio all’italiana e la stretta di mano all’americana potrebbero diventare un ricordo del passato.

Il riposo domenicale

Si sta discutendo molto delle misure da prendere per cercare di non creare contagio

e panico nel fare spesa nei supermercati,

mentre giunge la notizia della morte della prima cassiera, le aziende

e il governo si impegnino a far rispettare il riposo domenicale non solo durante la crisi,

ma anche dopo come ringraziamento a tutto il personale che sta lavorando eroicamente per approvvigionarci,

dopo la crisi non dimentichiamocene, meritano la stessa gratitudine che dovremo avere per i medici, paramedici, ricercatori, farmacisti, protezione civile…

ma anche camionisti, operai e tante altre categorie di lavoratori invisibili che mi fanno essere orgoglioso di essere italiano.

Terni 21 3 2020 Claudio Pace sul Covid2019

 


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