Ipertempo luogo di libertà dalla prigione del tempo?
E lui mi aspetterà nell’ipertempo
E lui mi aspetterà nell’ipertempo,
sorridente e puntuale, con saluti
e storie che alle poverette orecchie
dell’arrivata parranno incredibili.
Ma riconoscerà, lui, ciò che gli dico?
In poche note o versi qui raccolgo
i messaggi essenziali. Un alto raggio,
aria diversa glieli tradurrà.
Ipertempo. Nell’immaginario collettivo si associa spesso la rete alla pornografia, alle truffe, ai traffiici illeciti di ogni genere, …. Ma la rete si sa è uno strumento in mano degli uomini, anzi un ambiente come suggerisce meglio Padre Antonio Spadaro, il cyberteologo, e in qualsiasi ambiente fatto da uomini, gestito da uomini puoi trovare di tutto, anche delle poesie, magari cercando qualcosa di diverso da quello che stavi cercando per comporre una pagina del tuo blog. Il tema della mia pagina era la speranza e stavo cercando infatti un vecchio filmato di Nando Gazzolo che fa la parte di un condannato a morte e che dialoga sulla disperazione e la morte con un altro famoso attore che lo invita a rassegnarsi al suo doloroso destino ed ho trovato invece lo stesso Gazzolo che recita con una poesia di Maria Luisa Spaziani. Troppo bella per non sostituire la prima idea redazionale! Ma per quanto breve il testo, la curiosità di ritrovarne il testo e di capirne il contesto è stata molto forte per non fare una nuova ricerca e scoprire invece tante altre delizie scritte da questa poetessa. Tra le tante quella che ho messo all’inizio e che mi ha davvero trapassato il cuore. Una poesia davvero cybernetica, quasi una cyberpoesia dove si parla di ipertempo come luogo di attesa tra due cuori che a lungo si sono amati, forse anche inconsapevolmente, nel tempo ordinario, quello che stiamo vivendo oggi, e che scorre per noi in una sola e unica direzione passato, presente e futuro. Almeno cosi noi crediamo, ma nessuno ci assicura che non siamo ingannati esattamente come ci inganna l’apparente moto del sole … Ce ne abbiamo messo di tempo per capire che siamo noi che ruotiamo attorno a lui anche se tutto è fatto perché sia lui che ruoti attorno a noi e divida il giorno dalla notte, la luce dalle tenebre … l’amore dall’odio.
L’ipertempo, è un concetto che mi affascina e che non è solo un oltre tempo o ultratempo, il tempo di una vita ultraterrena, ma la possibilità, divenuti dei, di scorazzare nelle onde del tempo del libro della vita dell’universo insieme a colui/colei che ha condiviso e sta condividendo la nostra deificazione. Sarà possibile con un corpo celeste scorazzare nel sempiterno tempo e negli infiniti luoghi dell’infinito universo? Tornando alla poesia, i primi quattro versi sono un atto di fede nell’amore, l’amore se è Amore non ha bisogno di nulla, nemmeno della concretezza della convivenza, dell’incontro furtivo o della comunicazione continua o di qualsiasi forma di contatto nonostante che le cybertecnologie rendano questo contatto sempre più semplice ed economico. Se l’amore è Amore, l’Amore farà si che questa tensione tra i due veri amanti si concretizzerà, non in questo tempo dell’attesa, ma nell’ipertempo della fine dell’attesa, di ritorno dell’investimento di lasciar gestire all’Amore, l’amore che ha creato tra lei e lui, e che lui e lei non hanno sciupato lasciando nella giusta dimensione che non è platonica ma cristica. Non un ideale ma un movimento identico al primo movimento, anteriore allo spazio e al tempo, quello dello sposalizio mistico tra Amore e Sapienza increata che diventa Amore Persona.
I dubbi che la poetessa esprime sono dubbi tipici di chi vive ancora nel tempo e teme l’ignoto, teme perfino la perdita dell’identità di sé per questo forse, usa il verbo riconoscere e non il verbo capire e l’esigenza di raccogliere in poche note o versi nella convinzione che un alto raggio, proveniente dalla Luce dell’Amore Persona li tradurrà. Le poche note o versi sono tutto quello che lei ha scritto e che ha scoperto di scrivere in funzione di quest’incontro! E per quanti belli e profondi siano i versi dei migliori poeti nell’ipertempo necessitano di una traduzione per l’ipermondo, il vero mondo, dove ciò che qui e oggi è lirica sciolta lì è solo un balbettare.
Claudio Pace Terni 18 Ottobre 2013 Blogger