Dies Natalis – i miei auguri di Buon Natale 2014
Se il chicco di frumento caduto in terra non muore rimane solo, se muore invece porta molto frutto, sono le parole di Gesù che leggiamo nel vangelo di Giovanni ( Gv 12,24) e che Gesù pronuncia subito dopo aver ricevuto l’unzione dei piedi da Maria, sorella di Lazzaro, un gesto di umiltà e di amore, di venerazione e adorazione, che il perbenista Giuda ritiene uno spreco e che invece è un gesto profetico.
Gesù è consapevole della sua fine, vuole la sua fine, la morte con massima ignominia e sofferenza ma gli da un senso quello del chicco di frumento che muore e che porta molto frutto.
Strani discorsi per parlare di Natale e di auguri, ma il senso del Natale è proprio questo, il dono per eccellenza è quello che Cristo fa della sua Parola, della sua Vita, del Suo Corpo un dono …
Un corpo che diventa cadavere, per tre giorni e per tre notti nelle viscere della terra come Giona in quelle del pesce, per dare a tutti i corpi che diventeranno cadaveri, ma che si sono nutriti del suo corpo, di avere la sua stessa sorte beata la glorificazione anche del corpo.
– il volto di Gesù da anziano;
– le bende come la sindone, il lenzuolo che avvolge il defunto;
– la culla come una bara.
Dunque il mistero del Natale, è lo stesso della Pasqua, è quello del chicco che muore per portare frutto, cambiando forma da piccolo involucro a spiga piena di frutti …
Ecco perché l’augurio più bello che possiamo farci, che possiamo fare, è quello di nascere sempre a nuova Alleluja.
Ecco perché per i santi si festeggia, il dies Natalis, il giorno in cui si lascia questa dimora per prendere dimora nella casa del Padre, dove ci sono già diverse persone che abbiamo amato e che ci hanno amato che ci aspettano … e che un giorno incontreremo.
Buon Natale
Claudio Pace 20 Dicembre 2014 su Dies Natalis
Pubblico a seguire il filmato del 1990 di un sacerdote del movimento carismatico di Assisi (Don Luciano Nanni) che ha avuto l’altro ieri il suo Dies Natalis e che un mio amico, che ringrazio, mi ha inviato via mail.
Nel filmato si cita il vescovo di Buenos Aires che all’epoca non ancora l’attuale papa Francesco. 😉
Per questo sacerdote come per altre persone che molto hanno sofferto e che hanno vissuto santamente la loro vita e che sono stati dei chicchi di frumento non rimasti soli, la nostra preghiera:
L’eterno riposo, dona a Don Luciano Signore, risplenda a lui, un grado di gloria in più per queste mie piccole povere preghiere.
La rinascita della celebrazione ancestrale che oggi chiamiamo Natale comporta anche una belal ripulita, alle nostre modeste dimore, alle notre coscienze, ma soprattutto all’ambiente nel quale viviamo. Noi sotto questo punto di vista stiamo certamente facendo la nostr aparte, e continueremo. Auguri di buone feste.
Danilo Stentella
Direttore Centro Studi Malfatti