Dio silenzio che parla
Dio è silenzio che parla è un ossimoro, un mettere insieme parole che esprimono concetti contrari, per esprimere un concetto forte.
Come fa a parlare se è silenzio, si tratta di un parlare in modo figurato o è il modo di star zitto di un innamorato?
Dio silenzio che parla
Siete stati mai innammorati, di una persona, ma veramente innamorati?
Tanto innamorati da non aspettare altro che di incontrare la persona che amate,
ma che quando la incontrate pur volendogli dire tante cose non siete capaci di aprire la bocca.
Noi lo chiamiamo imbarazzo, e alle volte è imbarazzo, un semplice imbarazzo,
alle volte è proprio la follia dell’amore che ti impedisce di essere razionale di fronte alla causa della tua follia.
Il cuore aumenta le pulsazioni, il sudore te lo senti tutto addosso anche se è pieno inverno.
Il silenzio di Dio, talora è cosi, è il silenzio dell’Innamorato.
Lui ci guarda, Lui ci ama alla follia,
ci ammira nel nostro modo di lodarlo e di agire, quando lo lodiamo con il cuore più che con le labbra,
quando agiamo veramente per fare quello che Lui ci chiede e non per il nostro interesse o peggio per la nostra vanagloria.
Il silenzio di Dio appartiene ai santi, quelli più santi che ci sono sulla terra,
e che preghiamo Dio di incontrare e anche a noi, malgrado noi, che cerchiamo di compiere i primi passi sulla via della sanità,
incerti e timorosi, ma confidenti di essere assistiti dalla Mamma Celeste, che dello Spirito Santo è sposa.
Pentecoste
Il giorno della Pentecoste, Maria e i discepoli non sentirono parole, sentirono ‘un suono come di vento che soffia violento’
un fuoco che sedendosi su di loro, riempendoli di Spirito, portò loro a dire parole, che ogni presente potè comprenderle nella sua lingua.
Comprensione miracoloso che avvenne nonostante che i ‘riempiti’ erano solo galilei
e gli udenti di diverse e lontane regioni della terra, ciascuno con il suo idioma e convenuti a Gerusalemme per la festa.
In questo caso il silenzio di Dio, suono, echo, armonia divina più che ‘fragore’ che da il senso di un rumore cupo,
diventa ‘parola’ nella bocca delle persone che da questo fuoco divino si lasciano divorare, in modo non egoistico.
Sentono tutti la necessità infatti di annunciare quanto di bello sta loro accadendo.
Questo forse è il mistero della Pentecoste, Dio, silenzio che parla, che esplode in noi, cosi come l’amore
tra le tre persone divine che era perfetto ma sovrabbondante e infatti sovrabbondò nella creazione
affidata all’uomo, unico essere in grado di capire e di vivere il loro stesso amore divino,
Claudio Pace Terni 5/6/2022 Festa di Pentecoste
L’espressione ‘Dio è silenzio che parla’ è tratta dalla spiritualità della terziaria francescana Franca Cornado
Di seguito un brano cantato dal coro della parrocchia di San Zenone Martire di Terni