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Antiseri
Al filosofo Dario Antiseri, che poco tempo fa ospite d’onore a Terni durante il Congresso annuale della società Italiana di medicina interna (Sezione Tosco Umbra) ha parlato dell’applicazione del metodo delle teorie della falsificazione di Popper e simili applicate alla problematica della cartella clinica, posi una domanda biblica ispirata da uno dei temi sfiorati nel suo intervento, quello dell’indagine (anche in relazione alla questione del rapporto tra la medicina e le cosiddette medicine alternative).
Con riferimento al Vangelo delle Origini di Luca in cui due figure come quelle di Zaccaria e Maria, pongono questioni che mettono in discussione le parole dell’Angelo, perché ricevono due diversi trattamenti ( Lc 1,18 e Lc 1,34)? Zaccaria viene punito per la sua con sei mesi di impossibilità di parlare, Maria invece riceve immediatamente la risposta alla sua domanda. Un trattamento di favore di Dio nei confronti di Maria? Il sistema delle raccomandazioni così poco meritocratico è addirittura di origini biblica?
Mi aspettavo una risposta ovvia, come quella del fatto che in fondo Zaccaria conoscitore della Torah e dei Profeti aveva dei precedenti per risparmiarsi quello scetticismo ( le nascita di Isacco e di Samuele per esempio dei precedenti biblici di sterili che partoriscono) mentre Maria no, e invece Dario Antiseri rispondendomi mi è entrato dentro un tema per me molto caro, quello del rapporto tra scienza e fede, dandomi una risposta che sintetizzo mettendo insieme i ricordi delle sue parole, non avendo avuto la possibilità di prendere appunti.
Dario Antiseri si è soffermato sull’apparentemente semplice differenza tra interrogazione e rogazione:
- L’interrogazione appartiene alla scienza che con gli esperimenti, la statistica interroga la natura delle cose e ottiene delle risposte formulando teorie che poi applica al vivere quotidiano.
- La rogazione appartiene invece alla sfera della fede di cui non possiamo fare a meno perché altrimenti sarebbe …. la disperazione.
Una risposta quella sulla fede più che alla logica Pascaliana che preferisce scommettere su Dio piuttosto che sul nulla, ha un sapore … esistenziale, Dio c’è perché se non ci fosse sarebbe la disperazione …
E il termine esistenziale evoca agli specialisti della filosofia, nomi come propriamente esistenzialisti come quello di Heidegger ma anche nomi come quelli di Søren Kierkegaard, Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche e lo stesso Giacomo Leopardi.
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