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Conclusione
Da quanto sopra la conclusione di Ubaldo Mastromatteo che i sistemi viventi non possono derivare da alcun ambiente abiotico con tutte le conseguenze che questa affermazione può comportare davanti ad un interrogativi che è al contempo un interrogativo scientifico e un interrogativo ‘religioso’: da dove ha origine la vita?
Questo il mio contributo al tema “Il rapporto tra scienza e fede nel mondo della globalizzazione” certamente non esaustivo ma spero utile a capire che la globalizzazione non è da considerarsi solo un appiattimento di idee, un uniformarsi di modi, come sta facendo quel bubbone che è l’Isis che distrugge libri, monumenti, culture e imprigiona, schiavizza e uccide uomini e bambini, in nome di una fede che non merita nemmeno il nome di fede.
La globalizzazione è un opportunità per la scienza ma anche per la fede che ha qualcosa da dire ancora, come lo ha sempre avuto anche in passato, alla scienza e alla stessa globalizzazione, che purificata da ogni fondamentalismo può dare all’uomo di oggi spunti per capire la forza cosmica che un Dio che trascende il Cosmo ha voluto dare al cosmo stesso mettendolo in cammino verso un punto omega, un cammino su cui ha fatto salire l’uomo e su cui è salito Dio stesso facendosi uomo, per fare diventare l’uomo non Dio ma ciò che Dio è (Guillermo de Saint-Thierry).
Claudio Pace Terni 21 Aprile 2016 sul dire Celeste e dire terreno
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