Fotografare artisticamente l’arte: Sergio Coppi
[#Rip #SergioCoppi #Terni le sue foto sono i nostri #OcchiProfondi sulla realtà 20/06/2015]
Fotografare artisticamente l’arte non è un impresa di tutti i fotografi, ed esporla, sacrificando foto magari più popolari, è un impresa che solo un fotografo ambulante come Sergio Coppi poteva realizzare. E lo ha fatto a Terni in Corso Tacito, sfidando la monotonia e il gusto della gente che durante le feste di Natale e dell’Anno Nuovo preferisce vedere luci, alberi, presepi e mangiare ogni specie di delizia che la nostra gastronomia, pur in tempi di crisi, è capace di sfornare.
Con un allestimento non c’è male, Sergio Coppi, ti propone il suo modo di vedere l’arte della fotografia, cogliendo il contatto dell’uomo con gli oggetti d’arte, la loro esposizione … è proprio un fotografare artisticamente l’arte! Alle foto, tutte rigorosamente laiche ne sono sfuggite solo due con un vago accenno religioso e che riguardano proprio Terni. La prima è una piazza duomo del 2011 dove si vede la statua di Giovanni Paolo Secondo, solo provvisoriamente messa nella piazza, ed un vecchio che percorre la medesima in direzione opposta a quella della statua che pare benedire, gli ultimi passi di quell’uomo. La seconda invece è del 2009, all’Art Center di Terni chiamato Kaos, ai tempi di una mostra dedicata al maestro Piermatteo D’Amelia, che purtroppo non ebbe quel successo di pubblico che meritava. Si vede un signore, forse un critico d’arte (o un esperto di restauri chissà?) che guarda una pala antica, su cui è raffigurato un santo, distesa supina come fosse un malato, mentre un casuale gioco di posizioni fa si che un busto marmoreo volge lo sguardo proprio verso l’anziano signore, vestito in modo tipicamente invernale. Sembra quasi una commedia d’arte, una scena teatrale e invece è quel fotografare artisticamente che attira la curiosità e l’attenzione dell’osservatore che osserva non solo osservatori che osservano opere d’arte ma anche opere d’arte che osservano gli osservatori che osservano opere d’arte. 🙂 E noi che osserviamo il tutto, diventiamo protagonisti, come nel primo e ultimo quadro della mostra in cui ogni visitatore è genialmente fotografato da una lastra metallica: Il colpo da maestro!
Bravo Sergio, il tuo è un contributo importante che aiuta a vivere la quotidianità della città dell’acciaio e … dell’arte.
Claudio Pace Blogger Terni 29 Dicembre 2013
Con Sergio Coppi, muore un pezzo di storia di Terni, e non solo di Terni ma del mondo, perché il suo obbiettivo fotografico è giunto davvero in ogni parte del mondo.
Persona molto riservata, dotata di uno spirito di osservazione molto particolare, con le sue foto ha immortalato ‘piccoli attimi di realtà’ che rimangono nel tempo in un pezzo di carta o nei pixel di uno schermo video.
Ho avuto la fortuna di scrivere un pezzo nel blog su quella che credo sia stata la sua ultima mostra, che ha avuto un gran successo di pubblico, sulla stessa pagina ho voluto aggiungere il mio tweet di saluto che si unisce a quello di tante persone, ternane e non, che lo saluteranno oggi pomeriggio al Duomo di Terni.