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Francesco da Francesco per rinnovare la chiesa

Francesco va da Francesco per rinnovare la chiesa

Francesco si spoglia davanti al suo vescovoFrancesco da Francesco.  La sala della spoliazione è stata la cornice più idonea per ospitare la conferenza stampa, ‘tecnica’, di presentazione di un evento che si pre-annuncia più storico del solito. Già, la parola storico oramai è abusata, il matrimonio o la partita del secolo, la visita storica, … Tutti termini che  ormai dicono nulla o quasi, eppure l’attesa giornata del prossimo quattro di Ottobre ad Assisi, merita questo aggettivo storico,  perché il papa Francesco non viene ad Assisi per fare una gita, un pellegrinaggio devozionale, ma per indicare la via  del rinnovamento e fare percorrere alla Chiesa strade nuove, che l’allontanino dalle incrostazioni del passato. La Chiesa di Papa Francesco seguendo le orme del poverello di Assisi deve ritrovare una nuova pentecoste, un nuovo sedersi dello Spirito tra i membri della sua Chiesa che realizzino il grido profetico di Papa Francesco: ‘come vorrei una chiesa povera per i poveri’.

E così il vescovo Sorrentino ha voluto raccontare che accogliendo una sua umile richiesta,  nel programma il papa ha inserito anche una visita nella sala della spoliazione. Luogo questo in cui non solo Francesco si spogliò, forse rischiando di finire bruciato vivo come eretico, ma luogo anche dove il suo vescovo lo accolse … [youtube]http://youtu.be/0fqBanTOAOg[/youtube]Lo accolse coprendolo, accogliendolo e non solo in quella occasione, facendo sì che il suo carisma di povertà totale, di servizio ai poveri e ai più poveri dell’epoca, i lebbrosi, fosse svolto nella piena comunione con la chiesa che il vescovo stesso rappresentava e rappresenta. Il papa sente, ha ribadito il vescovo, la necessità di spogliare la chiesa di ciò che la appesantisce nella sua missione  evangelizzatrice. Lo Spirito Santo, che parlava e agiva nel cuore di Francesco, sarà sicuramente pregato per bruciare ciò che pesa nella sua chiesa! Il vescovo di Perugia nel suo breve intervento ha risaltato il senso di ecclesialità e di comunione che si sta vivendo in Umbria nel preparare questo evento, ricordando come la piccola Umbria ha dato in qualche modo il nome agli ultimi due papi, traendoli dal nome di due suoi santi: Francesco e Benedetto.

L’intervento del custode del sacro convento, fra Mauro Gambetti, con tono sommesso e parole molto semplici ha espresso, anche a nome degli altri confratelli degli altri ordini francescani, gioia e ringraziamento. Più che un intervento è stata una preghiera, molto originale e papafrancescano in una conferenza stampa pregare piuttosto che parlare. 😉

Il sindaco Ricci, infine, ha dato l’idea dello sforzo che l’amministrazione comunale, in collaborazione con tutte le istituzioni civili, sta mettendo in campo per cercare di accogliere il numero di pellegrini, che potrebbe essere molto più numeroso di quello che ci si aspetta. Tutto quello che si potrà e si dovrà fare per rendere la città accogliente, a cominciare dai parcheggi per accogliere pullman e auto nei dintorni della città, sarà fatto.

Anche il custode della Porziuncola è intervenuto per rispondere ad una domanda, molto ben posta, di un giornalista che ha chiesto se le celebrazioni rituali del tre di Ottobre, come la memoria del Transito nella basilica della Porziuncola, si svolgeranno regolarmente. La risposta di fra Fabrizio è stata positiva ma condizionata alle necessità di sicurezza che porranno le forze dell’ordine.

Nessuna risposta precisa sul numero delle persone che si attendono, il numero di trecentomila che è girato non è stato (forse scaramanticamente) pronunciato da nessuno, ma certo è che la protezione civile una qualche previsione dovrà farla e per come è avvenuto per altri grandi eventi ( per esempio la morte di Giovanni Paolo Secondo) superato il limite posto le persone che verranno in più, specie i gruppi che non hanno comunicato preventivamente la loro partecipazione, difficilmente riusciranno a raggiungere quel giorno la città della Pace.

Circa i luoghi che il papa visiterà quel giorno si può dire che saranno … tutti. Le basiliche di San Francesco e Santa Chiara, la Porziuncola, San Damiano e l’eremo delle carceri, e perfino il tugurio di Rivotorto, il luogo più antico e primitivo del movimento francescano, che è stato inserito nell’intenso programma di una singola giornata di papa Francesco che non dimentichiamo prevede anche la visita all’istituto serafico, la Celebrazione Eucaristica, il pranzo con i poveri e l’incontro con i giovani.

Non saranno solo il papa e i pellegrini quel giorno straordinario a visitare Assisi, ci sarà sicuramente una presenza dall’alto. Ci saranno Francesco e Chiara, e si avvertirà la loro presenza e quella di tutti i loro fratelli e sorelle che hanno seguito il loro cammino di povertà nei secoli, i loro angeli, … ma di queste presenze la protezione civile non dovrà occuparsi, anzi saranno loro ad occuparsi di lei … 😉 Claudio Pace Blogger Assisi 2 Ottobre 2013

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