Gesù nome salvifico,
Oggi, Venerdì santo, mi sono svegliato con in mente una litania di Taizè
che fa ripetere all’Assemblea in lingua Inglese le parole pronunciate dal Buon Ladrone:
“Jesus, remember me when you come into your kingdom”.
Andare Verso
Sono andato a vedere in una traduzione interlineare come potevano essere tradotte
esattamente le parole pronunciate dal Buon Ladrone,
ed ho trovato una traduzione leggermente diversa:
“Gesù ricordati di me quando andrai verso il regno di te” alle quali,
Gesù agonizzante, al buon ladrone
(ladro fino all’ultimo ma del bene più prezioso la misericordia di Dio)
riesce a trovare la forza per rispondergli e promettergli:
“Amen a te dico: Oggi tu sarai con me nel paradiso”.
In inglese dunque si potrebbe tradurre l’invocazione litanica semplicemente con:
“Jesus, remember me when you go to your kingdom”.
Una sfumatura certamente, ma le sfumature, i dettagli, esattamente come nei contratti legali,
rivelano molte cose:
L’ “andare verso”, lo si ritrova anche nel secondo versetto del salmo 51(50)
che dice letteralmente “nell’andare a lui del profeta Natan quando lui andò verso Bestabea”
richiamando un brano biblico dove (inizialmente) trionfa il peccato dell’adulterio e poi il perdono
di Dio al suo unto Davide che veramente pentito riconosce davanti al profeta di Dio la sua grave colpa,
mentre nel prologo Giovanneo si trova qualcosa di simile un ‘Il Logos era verso Dio’
che nasconde quasi un movimento un ‘Andare verso Dio’ piuttosto che un troppo statico ‘essere presso Dio’.
Gesù Nome Salvifico
Rileggendo l’intero brano, si trova in esso il prototipo di quello
che noi cattolici chiamiamo confessione,
il pentimento interiore espresso con il riconoscimento
della giusta condanna per il male davvero fatto
nelle parole di rimprovero all’ altro sfortunato crocifisso
che, non comprendendo la logica della Misericordia,
ragiona come i crocifissori:
se è il Cristo perché non fa un miracolo e ci fa scendere dalla Croce tutti quanti?
Quante volte facciamo questo ragionamento, davanti alla morte di una persona cara
davanti a situazioni di angoscia, perché Dio non fa sparire il male
(come l’attuale Pandemia) con un batter di Ciglio?
Ma la cosa che colpisce di più, è che in tutto il racconto della passione,
non viene mai fuori il nome di Gesù, se non nella bocca del buon ladrone,
diventando davvero “Gesù nome salvifico”.
Il nome di Gesù non era scritto (almeno nel racconto di Luca e
degli altri sinottici) nemmeno nella tabella
che spiegava i motivi della sua crocifissione: “Questi è il re dei Giudei”.
Quella scritta INRI infatti, acronimo delle parole latine “Iesus nazarenus rex iudaeorum”
che vediamo in tanti crocifissi riporta quanto ha fatto scrivere ironicamente Pilato
solo nel resoconto dei fatti della Passione fatto nel quarto vangelo.
Gesù è il Signore
Nella bocca del buon ladrone come nella bocca di ogni credente viene fuori invece il nome di Gesù
come attesta San Paolo nella sua lettera ai Romani dichiarando
quella che poteva essere benissimo una formula liturgica Pasquale:
Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Questo è anche il mio augurio di Buona Pasqua 2020 per tutti voi, la comprensione di Gesù Nome Salvifico
da confessare con la bocca e da credere con il cuore per diventare anche noi ladri dell’unico vero eterno tesoro: Il Paradiso.
“Paradiso” già, anche questo termine, a noi molto familiare, non compare mai nei vangeli solo in questo versetto…
ma questo è tutto un altro discorso da approfondire, intanto:
Buona Pasqua
Terni 10 Aprile 2020 Claudio Pace su Gesù Nome Salvifico