Giappone fusione fredda nuovi importanti risultati
Giappone, fusione fredda:
Presso la Technova sono stati ottenuti eccellenti risultati utilizzando polveri di lega nickel rame in silice nano-porosa.
Ci sono voluti 11 mesi dalla progettazione alla costruzione e all’avvio dei primi esperimenti.
La misura del calore è stata effettuata utilizzando un calorimetro a flusso d’olio particolarmente affidabile.
Il principio dei calorimetri a flusso è molto semplice: Si fa passare un flusso d’acqua o d’olio in un tubo a stretto contatto con la sorgente di calore e si misura la differenza di temperatura all’entrata e all’uscita del tubo.
La differenza di temperatura moltiplicata per il flusso e la capacità termica del fluido utilizzato (acqua od olio) permette di stimare con buona precisione la potenza termica generata …
Per una settimana, sono stati osservati fino a 20W di potenza termica in eccesso considerando come riferimento un sistema inerte contenete allumina.
Le nanopolveri utilizzate avevano un contenuto in nickel di circa 4 grammi. Si tratta quindi di un risultato molto convincente e incoraggiante.
La camera di reazione è un cilindro in acciaio inossidabile, con un volume interno di mezzo litro, riscaldato esternamente ed isolato termicamente con l’esterno.
Il tubo di raffreddamento è una spirale in cui passa olio con una portata regoltata di 20cc/min.
E’ importante ricordare che la costantana (lega nickel-rame) sotto forma di fili è stata già utilizzata con successo negli esperimenti di Francesco Celani dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).
Tali esperimenti sono stati anche replicati nei laboratori del Martin Fleischmann Memorial Project e alla ST-Microelettronica da Ubaldo Mastromatteo.
Maggiori dettagli verrano presentati al congresso ICCF18 (18° International Conference on Cold Fusion) in un poster dal titolo: “A Mass-Flow-Calorimetry System for Scaled-up Experiments on Anomalous Heat Evolution at Elevated Temperatures”.
Gli autori del poster sono A. Kitamura, A. Takahashi, R. Seto, Y. Fujita, A. Taniike e Y. Furuyama.
Giappone Fusione Fredda
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