Giuseppe dormiente e/o Giuseppe che culla il bambino?
Ha girato molto nel mondo dell’informazione e della rete l’immagine della scena centrale del presepe
con San Giuseppe che culla il bambino con Maria che, esausta di una dura giornata di lavoro, dorme in un angolo.
Il presepe che piace a papa Francesco, titola il “Corriere della sera”, immagine che non tutti hanno accolto positivamente
come Libero che si chiede: “Ma bisognava davvero scomodare anche il presepe per affermare la parità dei sessi? “.
Giuseppe dormiente
Ma al di là dei giudizi e le polemiche di chi difende
e di chi potrebbe trovare in questa scena addirittura qualche messaggio subliminale di ideologie
già condannate da Papa Francesco,
credo si debba fare una una riflessione sul perché in molte immagini della natività San Giuseppe dorme
o comunque è seduto e pensoso.
Immagini come quelle del pittore di Narni, immortalata nella grotta del presepe di Greccio,
recentemente visitata da Papa Francesco, che ha scelto il Santuario Francescano del presepe di Greccio
come luogo per firmare la storica lettera apostolica Admirabile Signum
che inizia proprio con queste parole:
“Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia“.
Già, San Giuseppe che ha visto qualcosa di più di un presepe, ha visto ‘Il Presepe’, si trovava forse in quello stato di quasi ‘sonno‘,
perché si è trovato di fronte al mistero della Verginità perpetua di Maria,
vergine prima e dopo il parto, che partorisce donando per la prima volta il suo Figlio al mondo.
Un sonno simile a quello che ebbe Abramo aspettando la stipulazione del patto con il Suo Dio,
o la triade Giovanni, Giacomo, Pietro in momenti cruciali della vita di Gesù come l’agonia nel Gestemani.
Certamente passato l’attimo, pur sentendosi indegno, Giuseppe avrà accettato di prendere dalle mani di Maria il neonato Gesù
e avrà cercato ancora legna e tutto quanto poteva essere necessario perché il figlio e la sposa
avessero meno disagio in quella dimora di fortuna dove Il Verbo di Dio fattosi carne decise di venire al mondo.
Maria sotto il calvario
Un dono, quello di Gesù agli uomini, che Maria ripeterà definitivamente sul Calvario,
quando, lei, unica che poteva ordinare a Gesù di scendere della croce,
come a Cana ordinò a Gesù di procurare quel vino che era venuto a mancare agli sposi,
lascia che il suo Figlio innocente venga massacrato ed ignominiosamente ucciso,
compiendo perfettamente la Volontà del Padre.
Il Figlio infatti la volle con sé, sotto la croce, affidandola solo all’ultimo al discepolo amato
perché, lei diventasse il modello per ogni credente che come l’autore della lettera ai colossesi può e deve affermare:
Claudio Pace Terni 29 Dicembre 2019 su Giuseppe Dormiente