Inflazione
Leggendo questo interessante articolo di @SissiBellomo
sul ritorno all’acquisto dell’oro come bene rifugio dovuto alla tensione della #guerra mondiale contro il #covid_19
ho trovato questa interessante considerazione:
“La massa di denaro in circolazione cresce ogni giorno di più ed è così imponente che la prospettiva dell’inflazione è tornata a preoccupare, nonostante i consumi asfittici e la paralisi delle attività produttive. L’uscita dal lockdown rischia di diventare un grattacapo sotto il profilo delle politiche monetarie.”
Inflazione causa o effetto?
L’eterno problema perché aumentano i prezzi?
Più moneta battuta fa perdere valore alla moneta stessa
e quindi aumentare i prezzi oppure è la speculazione,
il market, quell’eterno gioco di vendere e comprare, aspettare o anticipare,
che in certi momenti fa aumentare il livello medio generale dei prezzi appunto l’inflazione?
Qualunque cosa sia, forse entrambe le ipotesi, l’importante che non si perda fiducia nel mezzo di scambio,
ossia nella valuta e nelle banche e nei sistemi politici che le sostengono,
perché se la valuta non la si considera più affidabile ecco che arriva subito il default
e come il coronavirus è assai probabile che se va in default quello stato X,
specie se è uno stato economicamente rilevante, a catena potrebbero andarvene tanti altri anche non confinanti,
anche a grandi distanze geografiche ma ormai non economiche.
Sotto questo profilo ritengo che più di tanti libri di economia,
la lezione più grande la dia quel film di Mary Poppins
dove per un penny che un bambino si rifiuta di dare ai banchieri si scatena una bufera nella banca stessa.
Inflazione e fattore umano
Insomma dietro il denaro, dietro i prezzi, dietro l’inflazione c’è sempre il comportamento umano,
c’è sempre un problema di fiducia,
fiducia che governanti e banchieri non devono tradire se non vogliono perdere il controllo della situazione.
Tanta gente ha perso la vita, e tra tutte le vite perse commuove quella dei tanti,
troppi, medici, infermieri, operatori sanitari e lavoratori di ogni genere
che l’hanno persa per cercare di salvare quella degli altri…
Sul loro esempio chi ha in mano, anche una sola parte infinitesima della gestione delle cose economiche,
deve imparare a ragionare allo stesso modo di questi ‘morti per gli altri’,
per una volta non mettere al primo posto l’immediato guadagno frutto di qualche ingegnosa speculazione,
ma mettere il proprio capitale, il proprio ingegno,
la propria disponibilità a servizio della gente,
specie di quella che anche all’improvviso è diventata più debole,
perché ha perso la cosa più preziosa che aveva: il proprio lavoro.
Papa Francesco lo va dicendo in tutti i modi e in tutte le salse,
e non è detto che non lo si cominci ad ascoltare.
Le vecchie logiche, quella per esempio dell’immunità di gregge,
stanno saltando, e chi le invocava ha scoperto a sue spese di essere tra le pecore più deboli del proprio gregge.
Sarebbe ora di svoltare, aspettare ancora, non è decisamente saggio…
Terni 16 Aprile 2020 Claudio Pace sull’Inflazione