Lacrime Mariane in medio oriente su un video you tube
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Lacrime Mariane
Gira sulla rete un video, di scarsa qualità, con dei primi piani del viso di una statua di una Madonna che avrebbe lacrimato in una chiesa d’oriente, probabilmente in Iraq.
In sottofondo le grida come di una festa orientale e il pianto di bambini mentre si vede tanta gente che inquadra con ossessione il volto della statua, senza riuscire però a far vedere bene le lacrime mariane.
Le lacrime mariane, vengono contestate, talvolta anche in ambienti cattolici, specie quelli un po’ radical chic, gli stessi che quando si parla di messaggi e rivelazioni private chiudono ogni discorso rivendicando l’unico messaggio del Vangelo come se messaggi e segni straordinari volessero mettere in discussione il Vangelo e non la tiepidezza dei cristiani di fronte al Vangelo e la Rivelazione spesso usata come un alibi per non mettere in discussione se stessi …
Supponiamo per un attimo che quelle del video siano lacrime mariane vere, un segno che la Madonna abbia voluto dare ai Cristiani perseguitati delle chiese d’oriente e alle altre minoranze religiose, pressoché sconosciute in occidente prima dei tristi fatti della loro persecuzione, come gli Yazidi, perché non si può pensare che il cuore della Madonna, come il cuore di Dio, si commuova solo per la sorte dei Cristiani e non di tutti gli uomini perseguitati:Possono le lacrime di una statua cambiare le sorti della storia? Di una storia che in Iraq ebbe un momento di svolta agli inizi degli anni novanta, nonostante le preghiere e gli sforzi diplomatici di San Giovanni Paolo Secondo, allora Papa vigente, che fece l’impossibile per evitare che si scatenasse una guerra, la prima guerra del golfo che avrebbe segnato così profondamente il corso della storia.
Immortali le sue parole, pronunciate all’Angelus del 13 Gennaio del 1991, pochi giorni prima dell’avvio delle operazione belliche:
Il cuore di tutti noi e di milioni di persone nel mondo è colmo di angoscia e di trepidazione di fronte al pericolo imminente che nella regione del Golfo si scateni un conflitto armato, che tutti ritengono possa avere conseguenze disastrose. Oltre ai combattimenti, quanti civili, quanti bambini, quante donne, quanti anziani sarebbero vittime innocenti di una simile catastrofe? Chi può prevedere le distruzioni e i danni ambientali che ne verrebbero e non solo in quell’area?[…]
Qualcuno potrebbe chiedersi come mai la Madonna, che è la Madre di Dio, la Regina della Pace, dia questi segni e non intervenga presso Dio per mettere fine al male, a quelle scene orribili di persone crocifisse, fucilate, seppellite vive in una fossa comune e di ragazze e bambine catturate e rese schiave dai fondamentalisti islamici che hanno proclamato in Iraq come in Libia il loro califfato, con metodi forse più violenti di quelli che usò l’Islam nella sua prima espansione storica.
E tutto ciò mentre il presidente degli Stati Uniti, che ha incoraggiato la cosiddetta primavera Araba, in Siria, Egitto, Libia, Tunisia e altrove non si rende ancora forse conto di aver tolto il coperchio al vaso di pandora.
Ecco le lacrime della Madonna sono un togliere di nuovo il coperchio per fare uscire dal vaso la speranza e conservare la fede nel ritorno del figlio promesso nei vangeli da Gesù stesso non senza un interrogativo che vale per tutte le generazioni di credenti:
Quando il figlio dell’uomo verrà troverà ancora le fede sulla terra?
Un interrogativo che nel Vangelo è posto dopo il suo commento al racconto del giudice disonesto che è costretto a fare giustizia ad una vedova molesta:
Prontamente, in fretta, ma intanto la tv e i social media trasmettono le immagini dell’orrore, in Iraq come in altre parti del mondo, e non è solo guerra, perché allora solo il segno delle lacrime?
Quando nel 1953 accadde una cosa del genere in Sicilia, ben documentata e filmata, il papa di allora Pio XII, violando un po’ i protocolli molto rigidi di allora intervenne con un radio messaggio dando la sua spiegazione delle lacrime mariane:
[…] Certamente questa Sede Apostolica non ha finora in alcun modo manifestato il suo giudizio intorno alle lacrime che si dissero sgorgate da una sua effigie in un’umile casa di lavoratori; tuttavia non senza viva commozione prendemmo conoscenza della unanime dichiarazione dell’Episcopato della Sicilia sulla realtà di quell’evento. Senza dubbio Maria è in cielo eternamente felice e non soffre nè dolore nè mestizia; ma Ella non vi rimane insensibile, che anzi nutre sempre amore e pietà per il misero genere umano, cui fu data per Madre, allorché dolorosa e lacrimante sostava ai piedi della Croce, ove era affisso il Figliuolo. Comprenderanno gli uomini l’arcano linguaggio di quelle lacrime? Oh le lacrime di Maria! Erano sul Golgota lacrime di compatimento per il suo Gesù e di tristezza per i peccati del mondo. Piange Ella ancora per le rinnovate piaghe prodotte nel Corpo mistico di Gesù? O piange per tant’i figli, nei quali l’errore e la colpa hanno spento la vita della grazia, e che gravemente offendono la maestà divina? O sono lacrime di attesa per il ritardato ritorno di altri suoi figli, un dì fedeli, ed ora trascinati da falsi miraggi fra le schiere dei nemici di Dio? […]
Gli uomini e le donne che erano nel filmato e che gridavano con gioia al segno forse hanno capito l’arcano linguaggio delle lacrime mariane, forse in loro la speranza è rimasta accesa, nonostante tutto quello che sta accadendo nel loro paese e che ormai i media fanno si che sia condiviso in ogni parte del mondo, anche se alla velocità di condivisione spesso corrisponde una eguale velocità di cancellazione dalla memoria, …
Claudio Pace Terni 12 Agosto 2014 su Lacrime Mariane
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Lacrime Mariane
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